Il professor John Keating ‘torna’ tra i banchi di scuola e lo fa al Teatro Arcimboldi di Milano attraverso l’interpretazione di Ettore Bassi. La storia avvincente scritta da Tom Shulman, che nel 1989 si è trasformata in un cult cinematografico in grado, ancora oggi, di emozionare tutte le generazioni, è sul palcoscenico il 14 e 15 gennaio. L’Attimo Fuggente, il racconto sull’Amore (con la ‘a’ maiuscola) per la poesia, per il libero pensiero e per la vita si appresta a coinvolgere, ancora una volta, studenti di ieri, oggi e domani.

Il ruolo del professore ‘rivoluzionario’ intenzionato ad abbattere gli schemi rigidi imposti da una società pre-impostata fu di Robin Williams nel 1989; oggi a vestire i panni di John Keating è Ettore Bassi, in una rivisitazione teatrale che, senza dubbio, renderà omaggio all’opera di Tom Shulman. Nel comunicato che lancia l’evento si legge: “L’Attimo Fuggente è una storia d’Amore. Amore per la poesia, per il libero pensiero, per la vita. Quell’Amore che ci fa aiutare il prossimo a eccellere, non secondo i dettami sociali strutturati e imposti ma seguendo le proprie passioni, pulsioni, slanci magnifici e talvolta irrazionali“.

Una storia attuale ieri e oggi

Questa è la bellezza di questa storia che continua ad insegnare l’importanza di seguire sé stessi; di abbattere le frontiere ‘trasparenti’ che un ruolo sociale, una concezione, un paradigma obsoleto spesso creano. L’Attimo Fuggente insegna a seguire “quegli Yawp che spingono un uomo a lottare per conquistare la donna amata, a compiere imprese per raggiungere i tetti del mondo, a combattere per la giustizia con la non violenza“.

E alla luce di questo, il capolavoro scritto da Tom Shulman risulta oggi attuale come trent’anni fa. I giovani studenti della Welton Academy e il loro stravolgente e travolgente incontro con il professor Keating sono, ieri come oggi, simbolo di legami profondi e dell’esperienza del “Carpe Diem” che il film ha tentato di insegnare e che torna in teatro. “Il potente spettacolo – quello della vita – continua, e tu puoi contribuire con un verso“.

L’Attimo Fuggente: sinossi

La storia è ambientata nel 1959 quando l’insegnate di letteratura John Keating viene trasferito al collegio maschile “Welton”. John è un professore molto diverso dai soliti insegnanti: vuole che i ragazzi acquisiscano i veri valori della vita, insegnando loro a vivere momento per momento, perché ogni secondo che passa è un secondo che non tornerà mai più. Cogliere l’attimo è ciò che veramente conta, e vivere senza rimpianti. L’entusiasmo di Keating conquista lo studente Neil Perry componente della setta segreta I poeti estinti, di cui fa parte anche
Charlie Dalton. Quest’ultimo inserisce nel giornale scolastico la richiesta di ammettere anche le ragazze nel collegio maschile, destando l’ira del preside Nolan e venendo punito.

Nel frattempo Perry, seguendo la filosofia del professore, si dedica al teatro, la sua vera passione. Il padre di Neil non accetta che il figlio si dedichi a un’attività che possa distrarlo dagli studi ed esige che il ragazzo lasci immediatamente la compagnia. Neil disobbedisce debuttando sul palco e strappando grandi applausi grazie al suo talento. Il padre, furioso, riporta il figlio a casa avvertendolo che lo avrebbe iscritto a un’accademia militare e che avrebbe studiato per diventare medico. Neil, disperato, prende la pistola del genitore e si suicida. La tragedia induce il preside Nolan a espellere il professor Keating per aver spinto il ragazzo a inseguire i suoi sogni, contrari a quelli del padre. L’intera classe di Keating dà l’addio al professore, salutandolo in piedi sui banchi con la frase celebre del film: “Oh capitano! Mio capitano!“.

LEGGI ANCHE: A Galleria Borghese “I quadri scendono le scale”, una mostra dai contorni inediti