Il 2022 si apre decisamente in salita per il comparto eventi. Dopo un ultimo quadrimestre ottimale, che aveva fatto vedere finalmente la luce fuori dal tunnel, il settore torna a soffrire terribilmente. La repentina diffusione della variante Omicron, costringe gli organizzatori delle manifestazioni, i quartieri fieristici e le aziende a rivedere i calendari già programmati per il 2022. Insomma il Covid-19 mette di nuovo in ginocchio gli eventi e ne rimanda molti di questi in primavera. Le imprese chiedono subito un aiuto concreto e reale al Governo per affrontare la drammatica crisi.
Eventi e Covid-19: saltano le sfilate e le fiere
E’ notizia di alcuni giorni fa che Giorgio Armani ha deciso di annullare le sfilate di gennaio a Milano uomo e quelle donna di Parigi. A seguire la drastica decisione di Re Giorgio è intervenuto subito anche Brunello Cucinelli che non ha partecipato al Pitti in programma a Firenze la scorsa settimana. Insomma per la moda non c’è pace. Il settore, infatti, fu il primo ad arenarsi a febbraio 2020, annullando le sfilate o, nel migliore dei casi, programmandole in versione digital. Il Covid-19 annulla non solo gli eventi, ma anche le fiere. E’ stata rinviata, infatti, a marzo l’edizione di Fieragricola prevista per fine gennaio. BolognaFiere fa sapere che rimanderà alla primavera il MarcabyBolognaFiere. Luca Palermo, Amministratore Delegato di Fiera Milano, sta rivedendo le date di gennaio e lavorando su un nuovo calendario.
Il comparto moda tra i settori più colpiti
La moda, insieme alla ristorazione ed al turismo, risulta tra i settori più colpiti dalla pandemia. Gli ultimi due anni hanno fatto anticipare il processo di digitalizzazione, basti pensare ai digital fashion show e le campagne vendite da remoto. Il ritorno però live di alcuni eventi chiave come il Pitti, il Micam, Mipel, The One Milano, White, ecc., aveva fatto sperare in una ritrovata normalità. Ora il Covid-19 non fa altro che arenare nuovamente gli eventi. E ironia del destino è ancora Giorgio Armani che per primo intuisce la gravità della quarta ondata e annulla le imminenti sfilate di Milano e Parigi. Proprio lui che a febbraio 2020 decretò di sfilare la collezione donna a porte chiuse a Milano. Una decisione forte condivisa subito dopo anche da Laura Biagiotti e Moncler e anche dal calendario della moda di Parigi.
Eventi e Covid-19: si chiedono immediati aiuti al Governo
Le associazioni di categoria chiedono immediatamente una riposta dai nostri governanti. Maurizio Danese, Presidente di Aefi (Associazione enti fieristici italiani), cerca di non perdere l’ottimismo posticipando i calendari. Va ricordato che attualmente non c’è nessun decreto che vieti di svolgere gli eventi, ma è chiaro che in questo clima di profonda incertezza e con le importanti limitazioni che ne derivano, l’unica chance possibile è quella di rimandare. Ora si chiede al Governo di intervenire attivamente. Gli aiuti erogati per le perdite del 2020 e 2021 di 500 milioni di euro non sono sufficienti. Il settore eventi è stato quello più colpito dal Covi-19, con ricavi in calo dell’80% nel 2020 e oltre il 50% nel 2021.
Questo 2022 che doveva essere un anno chiave per la ripartenza si preannuncia invece fortemente in salita
Non è il momento di fare nuove chiusure, poiché sarebbe ancora più difficoltoso ripartire, tutte le strutture ricettive si sono messe in regola con l’attuale normativa ed inoltre il Green Pass rafforzato obbligatorio è comunque uno strumento utile per il controllo dei contagi e per accedere agli eventi in sicurezza. Si chiede al Governo un segnale di attenzione riguardo tutto il comparto eventi, mondo del wedding compreso, poiché il settore è uno dei più rilevanti nella bilancia commerciale del nostro Paese e non può essere così fortemente trascurato. Una corretta coesione tra imprese e Governo potrebbe significare una chiave di svolta con l’auspicio che ciò porti a soluzioni concrete in tempi rapidi.
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