Nato a Roma il 14 gennaio del 1973, Giancarlo Fisichella festeggia il suo 49esimo compleanno e lo fa ancora da automobilista stimato. Ha corso con i più grandi della storia della Formula 1, da Fernando Alonso a Kimi Räikkönen, passando per l’intramontabile mito Michael Schumacher con il quale ha condiviso anche il podio. A ‘Fisico’, così è conosciuto tra i fan e nel mondo dell’automobilismo, spetta un altro grande onore: quello di essere, ad oggi, l’ultimo pilota italiano ad aver vinto un Gran Premio di F1. E benché i tifosi del tricolore sperano di sentire ancora le note dell’Inno di Mameli, impossibile non riconoscere a Giancarlo Fisichella, il merito di aver regalato tante emozioni; come un vero campione, del resto, sa fare.

Impegnato negli ultimi anni nel Campionato Italiano GT e nel Campionato del Mondo Endurance con la Ferrari 458 Italia è impossibile non ricordare l’esperienza in continua ascesa di Giancarlo Fisichella nella Formula 1. Ed altrettanto impossibile dimenticare il coronamento del sogno, quando ‘Fisico’ si sedette ‘in sella’ alla Ferrari in F1, che, nonostante l’epilogo poco fortunato, in quel momento realizzava il sogno di tutti gli italiani di vedere un italiano sulla ‘Rossa’.

Il talento dagli esordi

Giancarlo Fisichella ha costruito il suo legame con le auto sin da giovanissimo; poco più che adolescente ottiene le sue prime vittorie nei campionati nazionali e internazionali di kart, fino a raggiungere, nel 1991, la sua prima squadra corse, la Formula Alfa Boxer. Dopo arriva l’esperienza in Formula 3 italiana, nella quale partecipa per tre stagioni; il titolo arriva nel 1994. L’anno successivo passa al campionato Internazionale di Vetture Turismo, ma è nel 1996 che arriva il debutto nella classe ‘alfa’, la Formula 1.

Un esordio che avviene nella grande ‘fucina di talenti’ che era la Minardi; e Giancarlo Fisichella quel ‘peso’ del talento lo ha dimostrato. Un pilota tenace, combattente che ha saputo vincere e anche perdere, come solo chi è veramente bravo sa fare. Dal debutto in Formula 1 riesce a pilotare gran parte delle monoposto migliori; prima è la Jordan poi la Benetton e poi ancora Jordan e Sauber.

I successi di Giancarlo Fisichella

Con la bandiera della Jordan Giancarlo Fisichella conquista la sua prima vittoria in Formula 1 nel 2003; occasione che consacra ‘Fisico’ come il migliore pilota in pista. Nel 2005, quando correrà per Renault, è il pilota italiano colui ad essere considerato il driver in grado di tenere testa a Michael Schumacher, regalando incredibili emozioni ed infiammando gli spalti. In Malaysia nel 2006, la gioia arriva con la pole prima e la vittoria poi; precedendo, allora, il campione mondiale in carica e compagno di squadra Fernando Alonso.

Un momento storico ed emblematico per quello che si può definire la Formula 1 italiana degli ultimi decenni. ‘Fisico’ ha collezionato diverse vittorie nella sua carriera e probabilmente meno di quelle che la sua determinazione e le sue doti gli potevano permettere. Ma parlando del driver italiano è, comunque, impossibile non definirlo un vincente. 275 punti iridati in 231 Gran Premi disputati; tre vittorie: in Brasile nel 2003, in Australia nel 2005 e in Malesia nel 2006; quattro le pole conquistate: in Austria nel 1998, ancora il Australia nel 2005, sempre in Malesia nel 2006 e infine in Belgio nel 2009.

Il sogno Ferrari

Senza dubbio, uno dei momenti più esaltanti che i tifosi di Formula 1 ricorderanno, e in particolarmente gli avventori italiani, è il passaggio in Ferrari. È il 2009 quando il talento sulle quattro ruote di Giancarlo Fisichella si fa strada con il Team Indiana di Vj Mallya; nel Gran Premio del Belgio, con la tenacia con lo hanno sempre contraddistinto guadagna la pole che verrà superata in gara solo dal pilota della Ferrari, Kimi Räikkönen; ed è proprio con quel secondo gradino del podio, dietro al pilota della ‘Rossa’, che per Fisichella arriva la proposta della Ferrari, alla quale, forse, nessun pilota italiano avrebbe detto di “no”. Ed è così che ‘Fisico’ entra ufficialmente nella scuderia di Maranello.

Anche se il sogno di guidare una Ferrari si è realizzato Fisichella non riesce a stabilire il feeling desiderato con la F60; quella parantesi, attesa, desiderata e conquistata con il team del cavallino segneranno la parola fine alla carriera in Formula 1 per Giancarlo Fisichella. Forse perché dopo la Ferrari nessun’altra macchina sarebbe stata all’altezza delle aspettative; forse perché il desiderio del campione era quello di sperimentare nuovi orizzonti, sentire il rombo di altri motori, tenere l’asfalto a bordo di altri abitacoli, sperimentare la potenza di vetture diverse dalle monoposto già ‘provate’.

Ad ogni modo, l’arrivo in Ferrari, definisce il confine oltre il quale Fisichella non desidera spingersi, e dice basta alla F1, pur rimando comunque l’uomo immagine del Cavallino Rampante; terzo pilota e collaudatore. Corre in diverse categorie Endurance dove continua a vincere nella classe GTE Pro, come i successi alla 24 Ore di Le Mans del 2012 e del 2014. ‘Fisico’ è un uomo che sembra nato per correre e soprattutto resta, ancora oggi, un grande orgoglio italiano.

LEGGI ANCHE: Marco Pantani, la storia del ‘Pirata’ e della sua impronta indelebile nel ciclismo