Il caro bollette di elettricità e gas spinge il Governo Draghi ad agire prima che sia troppo tardi. Per mitigare la stangata in arrivo sulle famiglie e sulle imprese, l’esecutivo stanzierà circa 10 miliardi di euro. Sono molteplici le componenti di questo ammontare, illustrate alla Commissione Industria del Senato dal ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani.
Le risorse contro il caro bollette
Ci sono innanzitutto 3 miliardi di euro all’anno dalla cartolarizzazione degli oneri di sistema sulle bollette. Poi 1,5 miliardi dalle aste Ets: lo scambio delle quote di gas inquinanti come l’anidride carbonica, emessi dalle industrie. Quindi 1,5 miliardi dalla riduzione degli incentivi sul fotovoltaico; da 1 a 2 miliardi dal taglio agli incentivi sull’idroelettrico; 1,5 miliardi dalla negoziazione a lungo termine delle energie rinnovabili. Finora si è intervenuti con stanziamenti spot a ogni aumento trimestrale: 1,2 miliardi di euro a luglio 2021, 3,8 miliardi a dicembre. “Non credo che potremo tirare fuori soldi cash ogni trimestre per le bollette, come abbiamo fatto finora” ha detto Cingolani. “Per il nostro paese, come per gli altri in Europa, è arrivato il momento di una strategia strutturale“.
Cingolani: “Serve strategia europea“
In audizione, oltre alla Commissione industria del Senato, era presente anche quella della Camera. Il ministro ha spiegato che una parte delle misure per mitigare il caro bollette dipende dall’Unione europea. “Guardiamo alle ipotesi di revisione delle regole dei mercati europei – ha detto Cingolani – con il graduale spostamento delle rinnovabili su mercati di contrattazione a lungo termine, non legati ai mercati del gas. Ma queste sono cose che non possiamo fare da soli“. Il governo “sta riflettendo su eventuali tagli dell’Iva sulle bollette“, ha detto ancor Cingolani. Ma anche questi “devono essere affrontati con la Commissione europea“.
Le bollette e le rinnovabili
Allo studio del Governo Draghi anche l’utilizzo dell’extra-gettito delle accise dovuto all’aumento dei prezzi dei carburanti, 1,4 miliardi nel 2021. Sul lungo periodo, ha proseguito Cingolani, per calmierare il caro energia l’Italia deve accelerare sulle rinnovabili. Il ministro ha parlato di “nuovi incentivi” con i fondi del PNRR e dell’Ets. Tuttavia, ha aggiunto, “serve un patto di collaborazione fra il Governo e le Regioni, che gestiscono le aree. Sennò non sarà possibile raggiungere l’obiettivo di 70 nuovi gigawatt di rinnovabili da qui al 2030“.
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