Distorsione del ginocchio sinistro con una lesione parziale del legamento crociato – già operato nel 2013 – una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea. E’ questa la diagnosi che ha ricevuto Sofia Goggia, dopo la spaventosa caduta in cui è incappata durante l’ultima gara in superG valevole per la Coppa del Mondo.

La diagnosi dopo la caduta di Sofia Goggia

La Commissione Medica FISI Federazione Italiana Sport Invernali – era presente durante i primissimi accertamenti che hanno portato alla diagnosi per Sofia Goggia dopo la caduta nel supergigante femminile. Presieduta dal dottor Andrea Panzeri, si è basata su una risonanza magnetica a cui sono state sottoposte  entrambe le ginocchia e a una TAC. Questo il risultato reso noto: “trauma distorsivo al ginocchio sinistro, con una lesione parziale del legamento crociato già operato nel 2013, una piccola frattura del perone e una sofferenza muscolo tendinea“.

La buona notizia è che non deve essere operata. Come ha dichiarato ai giornalisti presenti alla sua uscita dalla clinica La Madonnina a Milano, dove era giunta in elicottero subito dopo la gara. Punta ad essere a Pechino 2022: “da domani però comincerò la fisioterapia“. Una tegola che non ci voleva subito dopo la strepitosa vittoria di due giorni fa sempre a Cortina per la portabandiera azzurra in vista dei Giochi Olimpici invernali al via il prossimo 4 febbraio.

Subito dopo la caduta Sofia Goggia è stata tanto forte da tornare sugli sci, anche se molto dolorante e zoppicante, sorretta da due componenti dello staff azzurro. “Mi dispiace, è uno stop che non ci voleva in un momento così importante della stagione – ha continuato spiegando come sia intenzionata in tutti i modi a “difendere il titolo olimpico nella disciplina che più amo“. L’appuntamento è vicino temporalmente visto che la discesa libera è programma il prossimo 15 febbraio.

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