Christian Bale, il Batman dalle incredibili trasformazioni (in attesa di Robert Pattinson)
Nel corso della sua carriera ci ha abituato a delle vere e proprie metamorfosi, spingendosi oltre i suoi limiti
“Quello che ho visto in Christian è l’espressione massima di Bruce Wayne. Egli infatti possiede l’esatto equilibrio delle tenebre e della luce che stavamo cercando.” Con la sua trilogia, Christopher Nolan ha riscritto per sempre la figura di Batman. Recita lontano dall’eccentrica ironia degli Anni Novanta – nei riadattamenti di Tim Burton e Joel Schumacher – è divenuto il cupo Cavaliere Oscuro. In questo passaggio, come lo stesso regista ha puntualizzato, è stata decisiva la presenza di Christian Bale. Britannico di nascita e statunitense d’adozione, nel corso della sua ultradecennale carriera – costellata da diversi riconoscimenti tra cui un Premio Oscar e due Golden Globes – si è distinto per aver scelto sempre personaggi agli antipodi. Ma, e in maniera ancora più proverbiale, Bale è noto soprattutto per le sue trasformazioni.
Oltre Batman: Christian Bale e le sue metamorfosi impressionanti
Il grande pubblico lo conosce principalmente grazie al suo Bruce Wayne, nella trilogia de Il cavaliere oscuro. Al fianco del compianto Heath Ledger, nei panni di un Joker da Oscar, Christian Bale è entrato nel mito con il supereroe targato DC Comic. Ora, il celebre interprete Premio Oscar ha ceduto lo scettro – o, per meglio dire, l’intero costume di Batman – a Robert Pattinson nel prossimo adattamento in uscita quest’anno.
Ma Christian Bale, che oggi 30 gennaio soffia 48 candeline, non è solo Batman. Il Cavaliere Oscuro è infatti approdato nella sua vita a quasi vent’anni dall’inizio di una carriera unica nel suo genere, in cui l’imprevedibilità è stata forse la sua maggior costante. Dal vittoriano Ritratto di signora di Jane Campion, passando per lo psicopatico Patrick Bateman in American Psycho, l’interprete ha mostrato, di volta in volta, l’intenzione di alzare sempre più l’asticella. Non gli bastava, infatti, interpretare ruoli diversi. Bale doveva diventare letteralmente persone diverse. A tal proposito, nel 2004 è uscito nelle sale cinematografiche L’uomo senza sonno (The Machinist, di Brad Anderson), che ha sconvolto il pubblico per l’incredibile cambiamento fisico.
Da L’uomo senza sonno a Vice – L’uomo nell’ombra
Dai suoi approssimativi 80 kg (distribuiti in circa 1,83 m), l’interprete è sceso appena poco sopra i 50 kg, rendendosi irriconoscibile. “Non avevo idea di quanto peso avrei dovuto perdere per ottenere l’aspetto che cercavo.” – ha affermato Christian Bale in merito al ruolo di Trevor Reznik, grazie al quale ha dimostrato che fosse effettivamente disposto a tutto. Riguardo al preoccupante dimagrimento, ha inoltre aggiunto nel 2012: “Ho inventato un metodo assolutamente geniale per perdere peso: fumare sigarette e bere whisky.” Ma i 54 kg, per Bale, non erano abbastanza: l’interprete era intenzionato a scendere fino ai 45 kg, ma la produzione glielo ha impedito per problemi di salute. Solo pochi mesi dopo, tuttavia, l’interprete ha riacquistato il peso perso, diventando il Bruce Wayne che tutti ormai conosciamo.
Da un eccesso all’altro, Christian Bale non ha disdegnato neanche di mostrarsi in una forma oversize. È il caso, ad esempio, di American Hustle – L’apparenza inganna e Vice – L’uomo nell’ombra. Entrambi i film hanno permesso all’interprete di guadagnare una nomination all’Oscar come Miglior Attore – che già aveva vinto, come Non Protagonista nel 2011 con The Fighter. Nel primo caso, ha rivestito i panni di Irving Rosenfeld, truffatore noto negli Anni Settanta, arrivando a 94 kg di “grasso puro”, per riproporne al meglio le fattezze. Oltre alla candidatura all’Academy Award, però, quel ruolo gli ha fatto ottenere una doppia ernia al disco.
Nel secondo dei film citati, invece, ha rivoluzionato ancora una volta il suo aspetto per diventare Dick Cheney, il numero due di George W. Bush. Ad oggi, però, quei giorni per Bale sembrano ormai giunti al termine. Come l’artista del trasformismo made in Hollywood ha confessato: “Sono diventato un po’ più noioso ora, morirei se continuassi a fare quello che ho fatto in passato.”
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