Apertura patriottica per la finale del Festival di Sanremo 2022 con l’Inno di Mameli eseguito dalla Banda della Guardia di Finanza, accoglie Amadeus. Giustamente trionfante per l’enorme successo avuto lungo tutta la settimana, ma esploso ieri con quel 60.5% di share, che è il più alto degli ultimi vent’anni. La serata dedicata delle cover e dei duetti, vinta da Gianni Morandi e Jovanotti, – autore del suo brano in gara – ed anche super ospite della quarta serata.
Sfilano veloci sul palco del Teatro Ariston i primi cantanti nella splendida cornice scenografica fatta anche dei giochi di luce creati da Gaetano e Maria Chiara Castelli. Il giovanissimo Matteo Romano con la sua Virale, e l’idea di un amore caratterizzato da up e down simili alle logiche del web. Poi tocca a Giusy Ferreri, con un abito nero ricco di trasparenze e luminescenze, beauty look sofisticato, e l’utilizzo del megafono per indurre il pubblico ad apprezzare la sua Miele. Rkomi, irrompe emozionato per terzo in gara, con la sua Insuperabile, in look Total black in pelle, con il suo rap aggressivo che di colpo si trasforma in umiltà per ringraziare quanti lo hanno supportato nella settimana della kermesse.
La Finale di Sanremo 2022: la Ferilli – garanzia di “un’attrice avviata“
La finale è anche il tempo dell’ultima co-conduttrice: Sabrina Ferilli. Dopo Ornella Muti, Lorena Cesarini, Drusilla Foer e Maria Chiara Giannetta, a calcare il palco a lei noto è la veracità e la bellezza dell’attrice romana, che scherza subito e fa capire subito che non farà da “spalla”. Alla sua sesta partecipazione al Festival, elegantissima e sensuale, in un abito da sera cipria di Alessandro Dell’Acqua, fa suo quel palco che emoziona anche i più grandi. La sua qualità irrompe subito nella presentazione di Iva Zanicchi e la sua Voglio amarti: saper creare quell’atmosfera da chiacchiera tra amiche di cui non perderesti mai una parola.
E infatti poche esibizioni dopo torna sul palco usando forse un’arma più potente della sua bellezza, l’ironia, quella spontaneità, tratto della romanità più verace e genuina, con cui prende per mano il conduttore e lo fa riposare dopo giorni. Rimarca come ha annunciato in conferenza stampa che non vuole esibirsi in un monologo, ma per questo non rinuncia a parlare di alcuni temi. Come le donne e la difficoltà affrontate durante la pandemia; e degli uomini con troppo potere. Parlando quindi di femminismo, di inclusione, del potere delle competenze e della sua storia che parla per lei come parla per ogni donna. Con leggerezza, come diceva Italo Calvino, serve a planare sulle cose, senza macigni sul cuore.
Sanremo 2022: La musica da una generazione all’altra
La serata è la più importante e si capisce dal ritmo parossistico delle esibizioni e sul palcoscenico sfila prima Aka7even, in total look black e maglia scintillante, e la sua esibizione è come canta Perfetta così, a 21 anni. E poi subito dopo chi come il grande Massimo Ranieri, con una canzone dedicata ai suoi Vent’anni ha raggiunto il successo e trionfato poi con la splendida Perdere l’amore. Amadeus gli dedica un tributo per la sua partecipazione alla kermesse canora con Lettera al di là del mare. Uno scroscio di applausi si sprigiona alla fine dell’esibizione ed il cantante, in tuxedo nero dai rever Swarovski di Versace, abbraccia il maestro e ringraziando il pubblico, urla “papalina”. Per tutti i suoi più giovani fans, punti al FantaSanremo assicurati, come gli hanno chiesto i nipoti.
Dalla voce inconfondibile di Ranieri si passa a Noemi, che illumina l’intero teatro. La sua inconfondibile chioma ramata, valorizzata dall’abito argento con raffinate trasparenze nude di Alberta Ferretti. Ti amo non lo so dire è il suo brano e la voce graffiante scalda la platea. In perfetta alternanza arriva Fabrizio Moro che esegue Sei tu, dopo quattro anni dall’ultima e alla settima partecipazione alla kermesse, per cui sceglie una ballata romantica che parla d’amore e che dedica agli amori della sua vita. Non sono neppure le 22 e irrompe la dance di Dargen D’Amico e la sua Dove si balla che ha fatto scattare in piedi tutto il pubblico rendendo il Teatro Ariston il luogo dove si balla. E quest’anno in effetti come non mai.
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