Il segretario generale della Nato, il norvegese Jens Stoltenberg, esortato di nuovo la Russia a dimostrare con chiarezza che sta ritirando le truppe dai confini dell’Ucraina. Lo ha fatto oggi 16 febbraio all’inizio di una riunione di due giorni dei ministri della Difesa dei paesi dell’Alleanza atlantica, presso la sede Nato a Bruxelles, riporta Reuters. “Resta da capire se c’è un ritiro russo. Quello che vediamo è che hanno aumentato il numero di truppe e altre stanno arrivando” ha affermato Stoltenberg senza giri di parole. “Se cominciano davvero a ritirare le forze è qualcosa che accoglieremo con favore. Hanno sempre spostato le forze avanti e indietro.  Quindi solo il fatto che ci sia un movimento di truppe e carri armati non conferma un autentico ritiro“.

Il ritiro presunto della Russia

Le affermazioni giungono a commento di un nuovo annuncio da parte di Mosca sul fatto che la Russia avrebbe posto fine alle esercitazioni militari in Crimea. Nella penisola ucraina che la Russia ha annesso dopo un colpo di mano nel 2014, il dispiegamento di truppe aveva alimentato i timori di un’invasione dell’Ucraina. Stamani invece il ministero della Difesa russo ha reso noto in un comunicato che i soldati stanno rientrando alle loro guarnigioni. La notizia segue un primo ritiro delle truppe russe dai confini dell’Ucraina, che sarebbe avvenuto – fra lo scetticismo dell’Occidente – ieri 15 febbraio.

Ucraina, il ruolo della Ue

Il capo della diplomazia europea, Josep Borrell, ha espresso cautela di fronte all’annuncio del ritiro delle forze russe dalla Crimea, sottolineando che è necessario prima “verificarlo“. Di fronte all’Europarlamento Borrell ha commentato la crisi ucraina e il ruolo giocato dalla Ue. “La Russia ha cercato di ignorare l’esistenza dell’Unione europea” ha dichiarato. “Per dividere il fronte europeo il ministro degli Esteri russo, Serghei Lavrov, ha mandato lettere alle 27 capitali, sperando di riceve 27 risposte diverse ma ne ha ricevuta una sola a nome di tutti“. Si è detto che l’Europa è stata assente, che solo gli Usa hanno guidato i negoziati, sono critiche ingiuste” ha sottolineato. “Davanti a tutte le iniziative di dialogo portate avanti dagli Stati membri in pieno coordinamento e in piena trasparenza con il resto dell’Ue“, ha aggiunto Borrell.

Draghi da Macron, Di Maio in Russia

Il premier Mario Draghi sarà oggi 16 febbraio a Parigi a colloquio col presidente francese, Emmanuel Macron. Il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, dopo la visita in Ucraina di ieri, sarà domani a Mosca. “Nel 2014 l’Ucraina ha scelto lo stato diritto e la democrazia liberale. La Ue ha sostenuto questa scelta, e l’Ue non abbandonerà mai il popolo ucraino“. Lo ha detto il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, alla plenaria del parlamento europeo a Strasburgo.

La Crimea. Foto Wikipedia, Maximilian Dörrbecker (Chumwa)

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