Ucraina, Donbass verso la guerra. Zelensky: “Difendeteci o faremo da soli”
Il leader di Kiev pronto allo scontro. Johnson: "La Russia pianifica la più grande guerra in Europa dal 1945"
Si aggrava di ora in ora la crisi Ucraina: cresce la tensione nel Donbass, la regione orientale del paese, dove si segnalano nuove violazioni del cessate-il-fuoco. Sia i ribelli filorussi che le forze ucraine schierate sul posto continuano ad accusarsi reciprocamente di violenze. Secondo i separatisti le forze armate ucraine hanno bombardato per tutta la notte sei aree popolate nell’autoproclamata Repubblica popolare di Donetsk, compresa la capitale.
Violazioni e scambi di accuse
Un rapporto filorusso, pubblicato su Telegram, indica bombardamenti sulle città di Dokuchayevsk, Oktyabr, Sosnovskoye, Aleksandrovka e Spartak tra le 21:04 e le 23:52 ora di Mosca. Donetsk sarebbe stata bombardata alle 00:03 di domenica e i colpi avrebbero preso di mira la fabbrica di prodotti chimici. Secondo gli osservatori internazionali, il numero delle violazioni della tregua è aumentato enormemente negli ultimi giorni. Ieri 19 febbraio sarebbero state almeno 49 da parte delle forze armate dell’Ucraina nel territorio della repubblica separatista di Lugansk.
Ucraina, profughi separatisti in fuga
“Hanno utilizzato armi pesanti“, ha affermato la missione filorussa sul suo canale Telegram. Gli attacchi avrebbero preso di mira 27 aree residenziali della repubblica. Venerdì 18 febbraio, i leader delle repubbliche autoproclamate di Lugansk e Donetsk, Leonid Pasechnik e Denis Pushilin, hanno annunciato l’evacuazione degli abitanti. Mentre ieri avevano chiamano la popolazione alla “mobilitazione generale“ su tutto il territorio per far fronte alle presunte aggressioni di parte ucraina.
NATO: “Russia si sieda al tavolo“
Secondo la NATO “tutti i segnali indicano che la Russia stia pianificando un attacco all’Ucraina su larga scala“. “Le truppe non vengono ritirate come dice la Russia e nuove truppe si aggiungono“, ha affermato il segretario generale della NATO, Jens Stoltenberg, aggiungendo che vi sono indicazioni di tentativi russi di creare un pretesto per l’attacco. Stoltenberg si è detto comunque a favore di una soluzione negoziata. “Vogliamo che la Russia cambi direzione e si sieda al tavolo con noi“, ha sottolineato.
Ucraina: “Difendeteci o faremo da soli“
Oggi 20 febbraio il presidente russo Vladimir Putin incontrerà di nuovo, dopo due settimane, il suo omologo Emmanuel Macron. Volodymyr Zelensky, presidente dell’Ucraina ha partecipato alla conferenza per la sicurezza delle potenze occidentali a Monaco di Baviera. “Noi siamo lo scudo dell’Europa contro l’esercito russo. Difendeteci o faremo da soli” ha dichiarato. Anche negli Stati Uniti l’allerta è massima. Il presidente Joe Biden ha convocato il Consiglio per la sicurezza nazionale. Secondo gli americani esistono informazioni in base alle quali la Russia potrebbe “lanciare un attacco contro l’Ucraina in qualsiasi momento“. Il premier britannico, Boris Johnson, non ha esitato ad affermare alla BBC che la Russia stia pianificando “la più grande guerra in Europa dal 1945“.
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