“Chiunque provi a interferire o a minacciarci, deve sapere che la risposta della Russia sarà immediata e porterà a conseguenze mai sperimentate nella storia. Siamo preparati a tutto. Spero di essere ascoltato“. Con queste parole, in Tv, Vladimir Putin ha lanciato “un’operazione militare speciale” in Ucraina all’alba di oggi 24 febbraio.
Ucraina sotto le bombe
La tanto temuta invasione è cominciata. Alle 4 del mattino, ora italiana (le 6 di Mosca) è scattato un attacco totale. Le truppe russe sono entrate in territorio ucraino non solo dal Donbass ma anche dalla Bielorussia (confine Nord) e dalla Crimea (a Sud). Bombardamenti sono in corso su tutto il territorio; i russi hanno compiuto attacchi nei porti strategici di Mariupol e Odessa, sul Mar d’Azov e sul Mar Nero.
Russia allo scontro totale
Putin ha detto che il suo obiettivo è “demilitarizzare ma non occupare” l’Ucraina, aggiungendo che intende “denazificare” il paese vicino. La Russia sostiene di dover “proteggere il Donbass” e ieri 23 febbraio erano stati i capi delle autoproclamate repubbliche filorusse di Donetsk e Lugansk ha chiedere formalmente l’intervento di Mosca. Il presidente della Russia ha esortato le forze di Kiev a consegnare le armi e “andare a casa“. La Russia “non farà lo stesso errore due volte nel compiacere l’Occidente” ha detto ancora Putin. “Un’ulteriore espansione della Nato e il suo uso del territorio ucraino sono inaccettabili“, ha aggiunto Putin. La Russia sta usando “armi di alta precisione per distruggere infrastrutture militari ucraine” secondo l’agenzia Bloomberg. “Le difese aree dell’Ucraina sono state soppresse“, sostiene il ministero della Difesa russo, citato dalla Tass.
Kiev nel panico, cittadini in fuga
Testimoni oculari riferiscono che a Kiev si stanno formando “lunghe file ai benzinai” e il traffico nelle strade, specie in periferia, “è intenso“. Gli abitanti della capitale dell’Ucraina, stando a due diverse testimonianze e alle app di monitoraggio del traffico, stanno cercando di lasciare la città. Ferma condanna del presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi: “L’attacco è ingiustificabile, siamo vicini al popolo e alle istituzioni ucraine. Siamo al lavoro con gli alleati europei e della NATO – aggiunge – per rispondere immediatamente, con unità e determinazione“.
“La Russia si fermi subito“
La Nato “condanna con forza” l’attacco ingiustificato della Russia contro l’Ucraina e chiede a Mosca “di fermare immediatamente la sua azione militare“. Inoltre, ribadisce il suo sostegno al popolo ucraino e riafferma che farà “tutto il necessario per proteggere e difendere i suoi alleati“. Lo si legge in una dichiarazione diffusa dal segretario generare dell’Alleanza Jens Stoltenberg. “Putin ha scelto una guerra premeditata che porterà una catastrofica perdita di vite umane e sofferenza“, afferma il presidente Usa, Joe Biden. Gli Stati Uniti e gli alleati “imporranno sanzioni dure alla Russia“. “Continueremo a fornire sostegno e assistenza all’Ucraina e alla sua popolazione“. Lo ha detto il presidente americano a quello ucraino Volodymyr Zelensky.
“Le forze russe hanno invaso l’Ucraina, un paese libero e sovrano” ha dichiarato Ursula von der Leyen. “Condanniamo questo barbaro attacco e gli argomenti cinici utilizzati per giustificarlo. Più tardi oggi presenteremo un pacchetto di sanzioni massicce e mirate” ha concluso la presidente della Commissione Ue.
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