Il principio attivo presente nel Novavax rassicura anche i più scettici e potrebbe portare la società davvero nell’era post-Covid. Secondo l’analisi svolta da ReputationRating, il debutto del cosiddetto “Vaccino per i No vax” è destinato a consolidare la pratica della vaccinazione. Ciò potrebbe portare finalmente ad una fase di convivenza con il virus.

Prendendo in considerazione il periodo d’esame di fine febbraio 2022, in seguito al via delle prenotazioni per Nuvaxovid, le cui prime somministrazioni sono già state effettuate, si registra un aumento della percezione positiva nei confronti del vaccino. L’aumento dell’indice di fiducia si è avvicinata agli 8 punti percentuali, e si stima un aumento delle prime dosi di oltre il 65%. I dati emergono dall’analisi realizzata dal ReputationRating. Si tratta di un unico motore di ricerca e comparazione di Brand basato su un algoritmo che offre una valutazione completa, affidabile e tangibile della Reputazione di Paesi e Organizzazioni.

Tutti ricorderanno che la polemica attorno ai vaccini mRNA si è alzata quando Pfizer ha mancato la scadenza fissata dall’Ema, circa una richiesta di chiarimento sugli effetti del principio attivo del vaccino. Sui social, inoltre, circolavano notizie sul fatto che il vaccino contenesse elementi non adatti all’uomo. Nonostante i timori e le fake news che si sono susseguite nel corso dei mesi, in Italia il numero di cittadini over-12 con almeno una dose, si avvicina al 92% della popolazione. Ma questa percentuale potrebbe non bastare per combattere il Coronavirus e le sue varianti. Per questo motivo è arrivato Novavax, il quinto vaccino disponibile nell’Unione Europea, che viene promosso dal NEJM come “Sicuro ed efficace contro le correnti varianti di SARS-CoV-2, con un accettabile profilo di sicurezza“.

Novavax punta a “convertire” anche i No-Vax

L’arrivo di Novavax dunque, dovrebbe portare ad un aumento considerevole delle immunizzazioni, proprio perché punta a convincere anche i No-Vax. Questo grazie al suo principio attivo “vecchio stampo“. Si tratta, infatti, di un principio molto simile a quello dei vaccini già in uso. La sua formulazione, dunque, non dovrebbe destare preoccupazioni a coloro che fino ad oggi hanno mostrato timore e scetticismo.

La ricerca del ReputationRating ha incrociato dati derivanti da analisi di media intelligence delle principali testate nazionali e Web reputation analysis. Il sito ha tenuto conto anche delle indagini statistiche pubbliche. Scendendo nel dettaglio dell’aumento, si nota che “il nuovo vaccino sembra possa convincere una buona parte degli scettici“.

Le analisi di ReputationRating nel dettaglio

Davide Ippolito, cofondatore di ReputationRating, ha commentato così i risultati: “Le prime analisi confermano quanto si pensava. Confermano ciò che professiamo da sempre: è sempre stata una questione di comunicazione. Infatti, posto che i cittadini non hanno di punto in bianco acquisito competenze scientifiche per valutare la bontà di una profilassi vaccinale, la loro scelta è, ed è sempre stata, guidata dalla fiducia percepita. E questa percezione è sempre frutto di una buona o cattiva comunicazione“.

La Sentiment Analysis, inoltre, tra blog post, Social e Forum ha registrato un Sentiment positivo pari al 61% attorno alle principali parole-chiave inerenti a Novavax, in particolar modo tra la popolazione non immunizzata.
Joe Casini, cofondatore di ReputationRating, ha commentato come “da preventivare” lo scetticismo pubblico di fronte ad una “sfida estremamente complessa” quale è stata il Covid-19. Ha dichiarato: “Più che rassicurare i cittadini con un vaccino per i No vax, forse sarebbe stato più opportuno ascoltare i loro timori e offrire un servizio di informazione maggiormente comprensivo ed esaustivo, combattendo le reticenze sul giusto terreno di dialogo.

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