The Batman, Morbius e i nuovi film targati Disney non approderanno nelle sale cinematografiche russe. I maggiori studios hanno fatto fronte comune contro la Russia, unendosi al mondo della musica e dello sport, che ha escluso la Russia dai principali eventi.

Oltre alle sanzioni annunciate dall’Alto Rappresentante per la Politica Estera Ue, Josep Borrell, l’esclusione all’Eurovision Song Contest 2022 e ai Mondiali di Qatar 2022, anche Hollywood prende la sua posizione. I principali studios hanno difatti deciso di fare fronte comune, bloccando l’uscita dei titoli più attesi dagli spettatori nelle sale russe. Warner Bros. ha dunque sospeso l’imminente distribuzione di The Batman, con Robert Pattinson, Zoë Kravitz e Colin Farrell. Allo stesso modo, anche Sony ha preso la medesima decisione, bloccando l’uscita di Morbius, con il vincitore del Premio Oscar Jared Leto. I due studios hanno spinto anche il colosso costituito dalla Disney a bloccare i titoli futuri in Russia.

Da The Batman a Morbius: gli studios hollywoodiani uniti contro la Russia

Prevista inizialmente per il 3 marzo in Russia – stessa data in cui, tra l’altro, uscirà in Italia – la distribuzione di The Batman è ufficialmente saltata. Ad ufficializzare la decisione è stato un comunicato, diffuso da Warner Media (facente parte dello studio di produzione Warner Bros.), nel quale si afferma: “Alla luce della crisi umanitaria in Ucraina, WarnerMedia ha sospeso l’uscita del suo lungometraggio, The Batman, in Russia. Continueremo a monitorare la situazione mentre si evolve. Speriamo in una soluzione rapide e pacifica a questa tragedia.

Screenshot dalla clip condivisa sulla pagina Facebook IGN

A ruota, anche la Sony ha preso una medesima posizione, bloccando l’uscita dell’attesissimo Morbius. Un portavoce dello studios si è così espresso a riguardo, dichiarando: “Data l’azione militare in corso in Ucraina e l’incertezza che ne deriva e la crisi umanitaria che si sta verificando in quella regione, sospenderemo le nostre uscite cinematografiche pianificate in Russia, inclusa l’imminente uscita di Morbius. I nostri pensieri e le nostre preghiere sono con tutti coloro che sono stati colpiti e speriamo che questa crisi si risolva rapidamente.

Morbius

Contro la politica guerrafondaia della Russia, infine, si è pronunciata anche la Disney. Nonostante il mercato russo abbia permesso al colosso dell’audiovisivo di fatturare oltre 445 milioni di dollari nel corso del 2021, lo studios ha preso una posizione simile a quella di Warner Bros. e Sony. “Data l’invasione non provocata dell’Ucraina e la tragica crisi umanitaria, stiamo mettendo in pausa l’uscita di film cinematografici in Russia, incluso il prossimo Red della Pixar.” – ha fatto sapere la Disney alcune ore fa, proseguendo – “Prenderemo future decisioni aziendali in base alla situazione in evoluzione. Nel frattempo, data la portata dell’emergente crisi di rifugiati, stiamo lavorando con le nostre ONG partner per fornire aiuti urgenti e altra assistenza umanitaria ai rifugiati.

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