Ucraina, il terrore della guerra chimica. E Kiev si prepara all’assalto russo
Mosca ha già adoperato le armi termobariche e potrebbe far ricorso a quelle chimiche, vietate, per piegare gli ucraini
Mentre Kiev si svuota di quasi metà dei suoi abitanti, in fuga dall’invasore russo che si avvicina ogni giorno di più, l’Ucraina teme per Mariupol. Nella città portuale sul Mare di Azov 400mila persone vivono un assedio disumano: senza più acqua, elettricità e riscaldamento.
Cosa sono le armi chimiche
Il peggio potrebbe ancora venire, almeno stando agli allarmi provenienti dagli Usa e dalla Gran Bretagna. Le truppe d’invasione, sostengono gli occidentali, potrebbero fare ricorso alle armi chimiche per avere ragione della resistenza ucraina. La Russia ha ammesso nei giorni scorsi di avere usato in Ucraina armi termobariche, che non sono chimiche, ma sono più potenti e distruttive di quelle convenzionali. Non sono illegali, ma sottoposte a rigida regolamentazione perché particolarmente devastanti. Le armi chimiche sono invece illegali: l’Onu le ha messe al bando nel 1993, classificandole come armi di distruzione di massa.
A rilanciare contro la Russia le prime accuse, arrivate dalla Casa Bianca, è stata la ministra degli Esteri britannica Liz Truss. E poi Boris Johnson. In un’intervista a Sky News il premier inglese illustrato lo scenario di un possibile attacco di Mosca con le armi proibite. “Cominciano col dire che armi chimiche sono state immagazzinate dai loro nemici, o dagli americani. E quindi quando sono loro ad usarle, come temo che possano fare, hanno in serbo una sorta di maskirovka, una storia falsa“.
Perché i russi vogliono Mariupol
Il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov ha controbattuto, accusando a sua volta il Pentagono di utilizzare il territorio ucraino per sviluppare agenti patogeni che potrebbero essere utilizzati per creare armi biologiche. Sul terreno, per ora, “la situazione più tragica è a Mariupol“, ha affermato il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba. Su questa città gli invasori concentrano gran parte del loro fuoco nel tentativo di bloccare uno degli accessi strategici dell’Ucraina sul mare. Nella città 400mila civili cercano di sopravvivere a un assedio che li ha lasciati in condizioni disumane, raccontano i testimoni. Senza acqua, elettricità e riscaldamento, mentre imperversano i bombardamenti. La vicepremier Iryna Verschuk ha detto che un convoglio umanitario che cercava di raggiungere la città è dovuto tornare indietro, mentre il ministero della Difesa russo ha annunciato che le milizie dell’autoproclamata Repubblica di Donetsk (riconosciuta solo da Mosca) sono penetrate per un chilometro verso il centro di Mariupol. Foto pubblicate dalla Cnn mostrano alcuni corpi di persone uccise che vengono gettati in una fossa comune.
Il bombardamento degli ospedali
Le violenze, qui come nel resto dell’Ucraina, non risparmiano i bambini. Liudmyla Denisova, responsabile per i diritti umani al Parlamento di Kiev, ha affermato che sono 71 quelli rimasti uccisi e 100 feriti dall’inizio dell’invasione. Tra le vittime, sempre secondo le autorità di Kiev, una bambina morta con altre due persone nel bombardamento russo sulla clinica ostetrica di Mariupol. Un’accusa che i russi respingono, bollandola come “una messinscena provocatoria“. Ma che i russi bombardino gli ospedali è una denuncia avvenuta spesso in questi anni per ciò che riguarda la Siria, ad esempio. L’Organizzazione mondiale della sanità (Oms) ha denunciato che dall’inizio dell’invasione dell’Ucraina, il 24 febbraio, sono state 24 le strutture sanitarie bombardate. Il bilancio è stato di almeno 12 morti e 17 feriti. L’Oms non ha però indicato i responsabili dei bombardamenti.
Kiev si prepara all’assalto dei russi
Nelle strade deserte di Kiev regna un’atmosfera di tragica attesa. Le sirene antiaereo tornano a suonare ogni giorno e il municipio ha invitato i cittadini a nascondersi nei rifugi. Ma il sindaco Vitalii Klithshiko ha riferito che metà della popolazione della capitale, che conta circa 3,5 milioni di residenti, è già fuggita. Continua ad avanzare molto lentamente un maxi-convoglio militare russo, si combatte a Bucha, Irpin e Hostomel. E a est, nell’area di Brovary. Per quanto riguarda le altre regioni, fonti ucraine hanno parlato di un bombardamento su un edificio residenziale vicino alla città di Kharkiv, nel nord-est, che ha provocato 4 morti, tra cui 2 bambini, e di un raid sulla città di Okhtyrka, nella regione settentrionale di Sumy, che avrebbe provocato la morte di un ragazzo di 13 anni e di due donne. In questa situazione risulta estremamente difficile garantire la sicurezza dei corridoi umanitari per le evacuazioni dei civili. La sola operazione di successo segnalata nelle ultime ore riguarda la partenza di 2.000 persone a bordo di autobus dalla città di Izium, nell’est del paese.
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