Paura a Leopoli: la guerra si avvicina alle frontiere ‘europee’ dell’Ucraina
A Firenze manifestazione per la pace, il 12 marzo, indetta dai sindaci delle città europee nel nome di Giorgio La Pira
A Kiev, Leopoli, Cherasky, Kharkiv e in altre città dell’Ucraina, la guerra avanza inesorabilmente. Il conflitto si sposta anche verso ovest, avvicinandosi pericolosamente alle frontiere polacche, slovacche, ungheresi e rumene.
Potenti bombardamenti si sono registrati nella notte nei sobborghi di Kiev, riporta l’Ansa. La capitale è accerchiata dai russi e si prepara alla resistenza casa per casa. A Leopoli, la città nell’ovest finora considerata relativamente sicura – dove si è recato a portare aiuto in questi giorni l’Elemosiniere del Papa, cardinale Krajewski – l’allarme è durato due ore. Mai così tanto dall’inizio della guerra con l’invasione russa, lo scorso 24 febbraio.
I civili muoiono, anche i bambini
La città era stata svegliata dalle sirene attorno alle 5.30 di oggi 12 marzo. Esplosioni si sono udite a Nikolaev (nel sud), Dnipro e Kropyvnytskyi (nel centro del paese). Lo riporta Bbc Ucraina citando le autorità locali. I soccorritori dei servizi di emergenza hanno recuperato i cadaveri di 5 persone, tra cui due bambini, rinvenuti tra le macerie di un edificio residenziale nel villaggio di Slobozhanske, poco fuori Kharkiv. Lo riferisce il Guardian. Gli operatori hanno sottoposto a controlli 40 siti nell’area per ripulire la zona dagli ordigni inesplosi.
Un altro ospedale colpito
L’avvicinamento delle forze russe alla capitale dell’Ucraina è testimoniato anche da alcune immagini satellitari che hanno mostrato l’uso di artiglieria pesante. Le autorità ucraine accusano la Russia di raid a Mykolaiv: colpito un ospedale per la cura di malati oncologici e alcuni edifici residenziali, anche se nessuno tra le centinaia di pazienti presenti nel nosocomio è rimasto ucciso nell’attacco. Lo scorso 9 marzo un bombardamento russo ha semidistrutto l’ospedale di Mariupol, causando almeno 3 morti e almeno 17 feriti.
Gli Stati Uniti – afferma il ministro dell’Energia americano, Jennifer Granholm – restano “preoccupati dalle sconsiderate azioni della Russia e dalle violazioni dei principi di sicurezza nucleare“. E sottolineano il fatto che Mosca stia violando i principi di sicurezza. Qualcosa che è “inaccettabile: gli attacchi che mettono a rischio la sicurezza in Ucraina e al di là di essa devono fermarsi“. Ulteriore tensione deriva poi dal reclutamento di una nuova brigata di presunti volontari o mercenari provenienti dalla Siria, che la Russia ha propagandato sui social media.
Zelensky: “Non ci arrendiamo a Putin“
Da Israele il Jerusalem Post rivela che il premier israeliano Naftali Bennett avrebbe raccomandato a Volodymyr Zelesnky di accettare l’offerta di Vladimir Putin di arrendersi per metter fine alla guerra. Il presidente ucraino avrebbe però rifiutato. La proposta includeva molti sacrifici per il suo popolo, ha sostenuto. Zelensky è tornato poi a rimarcare su Facebook che “le azioni degli invasori russi saranno equiparate a quelle dei terroristi dello Stato Islamico“.
Manifestazione per la pace a Firenze
In questo contesto di guerra sempre più forte si svolge oggi pomeriggio 12 marzo a Firenze una manifestazione per la pace, nella città che fu del sindaco ‘santo’ Giorgio La Pira. Da Piazza Santa Croce ci sarà anche un collegamento video, su un maxi schermo, con il presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Previsto anche un collegamento con il sindaco di Kiev, Vitalii Klitschko. Sono attese migliaia di persone. A promuovere l’evento il sindaco di Firenze, Dario Nardella, che ha lanciato l’idea con l’associazione dei sindaci europei di Eurocities di cui è presidente.
LEGGI ANCHE: Russia e Facebook: è guerra. Cosa succede a Instagram e YouTube