È questa la vita che sognavo da bambino? è prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni. Scritto da Gianni Corsi, Luca Argentero ed Edoardo Leo, che ne cura anche la regia, con musiche di Davide Cavuti, è pronto al debutto al Teatro Arcimboldi di Milano il prossimo 21 marzo.
Lo spettacolo racconta la vita e le storie di tre personaggi fuori dal comune che hanno lasciato un segno, cambiando alla radice i loro ambiti lavorativi, la storia e la società.
Luca Argentero racconterà sul palco tre grandi storie. Tre personaggi, dunque, che verranno raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto. Si tratta di Alberto Tomba, Luisin Malabrocca e Walter Bonatti, i tre sportivi italiani che hanno fatto sognare intere generazioni di italiani.
Luca Argentero riporta sul palco tre sportivi che hanno fatto la storia
Sono grandi nomi quelli scelti dallo stesso Luca Argentero, Gianni Corsi ed Edoardo Leo per lo spettacolo “È questa la vita che sognavo da bambino?”. Luisin Malabrocca, infatti, è il celebre “inventore” della Maglia Nera. Come non ricordare, infatti, il ciclista che nel primo Giro d’Italia dopo la guerra guadagnò la popolarità e l’affetto del pubblico con la sconfitta? Proprio lui, infatti, si rese conto che arrivare ultimo, in una Italia devastata dalla Seconda Guerra Mondiale, attirava la simpatia alla gente. La popolazione lo omaggiava con regali umili (salami, olio, formaggi) ma ricchi di affetto. Non passò molto prima che attirasse l’attenzione di alcuni sponsor e guadagnasse la popolarità.
L’altro personaggio protagonista del palco sarà Walter Bonatti. Si tratta dell’alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d’altezza, sul K2, scoprì che la minaccia più grande per l’uomo è l’uomo stesso. Eppure Bonatti ha dimostrato al mondo la propria tenacia, rimettendosi in gioco proprio dopo la grande delusione del K2. Una sfida continua, che lo ha portato in giro per il mondo.
L’ultimo dei personaggi portati in scena da Luca Argentero è il campione olimpico Alberto Tomba. L’insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e la sua aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come “Tomba la bomba“. Come dimenticare, dunque, uno dei più grandi campioni della storia dello sci, simbolo della rinascita italiana degli anni Ottanta?
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