Il cameraman irlandese Pierre Zakrzewski e la giornalista ucraina Olexandra Kuvshynova, entrambi di Fox News, sono morti lunedì 14 marzo a causa di un attacco russo a nord ovest di Kiev. Risultavano inizialmente dispersi. Il 13 marzo è stato ucciso Brent Renaud, che in passato aveva lavorato con il New York Times

La guerra che la Russia ha scatenato in Ucraina lo scorso 24 febbraio fa registrare ogni giorno nuovi orrori. A quasi tre settimane dal suo inizio si contano fra le vittime anche 5 giornalisti. Oggi 15 marzo si è appreso con certezza della morte del cameraman irlandese della tv statunitense Fox News, Pierre Zakrzewski, 55 anni, un veterano dell’informazione nei conflitti, e della cronista ucraina Olexandra Kuvshynova. Di loro non si avevano notizie da quando, ieri 14 marzo, i soccorritori avevano tratto in salvo il giornalista britannico Benjamin Hall, inviato della stessa emittente: Fox News. Hall, 39 anni, resta ricoverato in ospedale in condizioni critiche: ha dovuto subire l’amputazione di parte della gamba.

Cosa è successo ai giornalisti colpiti

L’agenzia di stampa ucraina Unian riferisce che i tre viaggiavano insieme a bordo di un’auto colpita dai russi. Fox News ha ricordato in un servizio, oggi, Pierre Zakrzewski; non ha però ancora confermato se Olexandra Kuvshynova stesse lavorando con il team dell’emittente americana. Cosa che sembra certa dalla foto che pubblichiamo sotto, postata su Twitter da Emma Graham-Harrison, giornalista per il Guardian e l’Observer. Olexandra Kuvshynova lavorava come fixer e producer. Ossia come assistente e guida di altri giornalisti sui luoghi e fra le persone del posto. Un ruolo dietro le quinte, ma indispensabile per la realizzazione di un servizio o di un reportage.

Oleksandra Kuvshynova. Foto Twitter @_EmmaGH

In un post su Telegram il consigliere del ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko ha fornito una versione dell’accaduto. “A giudicare dalla natura delle ferite di Ben Hall – ha detto – l’equipe di Fox News è stata colpita da colpi di mortaio o di artiglieria degli occupanti russi vicino al villaggio di Gorenki, nella regione di Kiev, sulla strada per Irpin“. Pierre Zakrzewski, spiega la Fox, aveva una lunga esperienza nei teatri di guerra. L’inviato Benjamin Hall è invece ancora ricoverato in ospedale. “È in gravi condizioni, privo di sensi. Ha subito numerosi interventi chirurgici” ha riferito sempre Gerashchenko.

Zakrzewski aveva salvato cronisti afghani

È con grande tristezza e angoscia che condividiamo questa mattina la notizia della morte del nostro amato cameraman Pierre Zakrzewski”, ha annunciato martedì l’amministratrice delegata di Fox News, Suzanne Scott. Zakrzewski aveva già coperto per l’emittente americana diverse zone di guerra, dall’Iraq all’Afghanistan alla Siria. “La sua passione e il suo talento di giornalista erano impareggiabili. Con sede a Londra, Pierre lavorava in Ucraina da febbraio” ha aggiunto Scott. Zakrzewski era cameraman, fotografo, montatore e anche produttore. Aveva ricevuto il premio Unsung Hero da parte della Fox lo scorso dicembre. Per aver “svolto un ruolo chiave nel portare i collaboratori afgani freelance e le loro famiglie fuori dal paese dopo il ritiro degli Stati Uniti”.

Il fotoreporter Brent Renaud, 51 anni, ucciso a Irpin il 13 marzo

Ucraina, feriti decine di reporter

Oltre a Zakrzewski e Kuvshynova, altri tre giornalisti sono stati uccisi e almeno 35 feriti dall’inizio della guerra in Ucraina. Lo ha annunciato la responsabile per i diritti umani del parlamento ucraino, Lyudmila Denisova, su Telegram. “Gli occupanti stanno combattendo contro la copertura obiettiva dei loro crimini di guerra: stanno uccidendo e sparando sui giornalisti”, ha sottolineato. Le altre tre vittime – ricorda l’agenzia Unian – sono Viktor Dudar, colpito durante i combattimenti vicino a Mykolayiv, il cameraman Yevhen Sakun ucciso in un attacco missilistico a Kiev e l’americano Brent Renaud, ucciso a Irpin, nella regione di Kiev. Il suo collega, identificato come il giornalista statunitense Juan Arredondo, è stato ferito e portato in un vicino ospedale.

Russia: libera Marina Ovsyannikova, la cronista della Tv di Stato

Da Mosca è giunta infine la notizia che oggi 15 marzo la giornalista della Tv di stato russa Channel One, Marina Ovsyannikova, che ieri sera ha inscenato una protesta contro la guerra davanti allo schermo, è stata condannata a pagare un multa ed è stata rilasciata. La giornalista è dovuta rimanere in isolamento, interrogata, per 14 ore. Lo ha riferito la stessa reporter all’uscita dal tribunale affermando che dovrà pagare una sanzione di 30mila rubli (circa 255 euro).

Marina Ovsyannikova: il 14 marzo ha inscenato una protesta in televisione contro la guerra

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