Giappone, terremoto e allerta tsunami al largo di Fukushima
E a Napoli paura per una scossa ai Campi Flegrei come non si sentiva da quarant'anni
Un violento terremoto di magnitudo 7.3 si è registrato nella regione del Tohoku, a nord est del Giappone. La scossa ha avuto epicentro in mare a largo della prefettura di Fukushima, dove è scattata l’allerta tsunami.
Il sisma è avvenuto alle 23:36 ora locale (le 15:36 di oggi 16 marzo in Italia). Il terremoto si è sviluppato in mare a 60 chilometri di profondità, rende noto la Japan meteorological agency (Jma), che ha lanciato un allarme tsunami. L’istituto nipponico ha classificato l’intensità della scossa in 6 sulla scala giapponese di misurazione massima di 7 livelli. Per quanto riguarda i danni a persone e a cose, al momento non ci sono segnalazioni di vittime. Sui social media circolano video di edifici che tremano e le immagini mostrano che la popolazione ha vissuto una scossa sismica molto violenta.
Terremoto, paura per la centrale nucleare
Nella sola Tokyo, la megalopoli capitale del paese, circa 700mila abitazioni sono senza energia elettrica a causa del terremoto. L’agenzia elettrica nazionale (Tepco) informa che sono in corso controlli alla centrale nucleare Fukushima colpita 11 anni fa da uno tsunami. E di cui appena 5 giorni fa, l’11 marzo, cadeva l’anniversario del disastro, che provocò la morte di oltre 15mila persone.
Sisma violento anche a Napoli
Sempre oggi, in Italia, una scossa di terremoto di magnitudo 3.5 si è sviluppata con epicentro l’area della Solfatara a Pozzuoli (Napoli), nei Campi Flegrei. La si è percepita in una vasta area del Napoletano intorno alle 15 del 16 marzo. Secondo le prime informazioni, al terremoto, avvenuto a una profondità 2,7 chilometri, ha fatto seguito uno sciame di scosse di portata inferiore nei minuti successivi. L’area della Solfatara – si sottolinea dall’Osservatorio Vesuviano – è normalmente soggetta a bradisismo e a questo fenomeno si collegano vari sciami sismici di diversa intensità in corso da mesi. Ma l’evento odierno è il più forte nell’area flegrea dalla crisi del bradisismo del 1983-84, quasi quaranta anni fa.
A Napoli gli abitanti hanno avvertito distintamente la scossa di terremoto, in particolar modo ai piani alti degli edifici. Diverse le segnalazioni sia dai quartieri collinari (Vomero e Colli Aminei) che dall’area limitrofa al lungomare. Momenti di tensione, in particolare, nei quartieri residenziali di Monterusciello e Toiano. L’evento principale – accompagnato da un boato – è stato preceduto da uno sciame di 16 eventi minori e seguito da altri 6 eventi di minore intensità nel giro di pochi minuti. In campo a Pozzuoli gli uomini della Protezione Civile locale e della polizia municipale per monitorare la situazione. Al momento non si registrano danni a persone e cose.
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