In occasione dell’Udienza Generale di mercoledì 16 marzo, Papa Francesco rivolge ancora il suo pensiero all’Ucraina. Dopo aver parlato con gli studenti dell’Istituto La Zolla di Milano, chiede a ciascuno di loro di pregare per i loro coetanei e per tutti i bambini ucraini che si trovano “sotto le bombe“.

Non si ferma la richiesta di ‘cessate il fuoco‘ che Papa Francesco continua a lanciare da quando il popolo ucraino è stato sottoposto all’orrore della guerra. E ora che la minaccia di una guerra atomica potrebbe farsi più pressante, il Santo Padre sottolinea quanto questo possa rappresentare una “catastrofe finale che ci estinguerà“.

Quello che succede con un’eventuale guerra atomica – afferma il Santo Padre nel corso della sua catechesi nell’Udienza Generale – è uno scenario apocalittico“. In riferimento alle sempre più frequenti minacce nucleari degli ultimi giorni, Papa Francesco afferma: “Il ‘giorno dopo’ – se ci saranno ancora giorni ed esseri umani – si dovrà ricominciare da zero. Distruggere tutto per ricominciare da zero“.

Papa Francesco e il messaggio nell’Udienza Generale

È un’Udienza Generale particolarmente sentita e vestita di supplica quella del mercoledì 16 marzo. Il Santo Padre dopo aver accolto e parlato con gli studenti dell’Istituto Professionale La Zolla di Milano, ricorda ancora una volta la bellezza della gioventù e del suo dialogo con l’anzianità. Ma in quest’occasione, Papa Francesco non può fare a meno di tornare a rivolgere il suo pensiero all’Ucraina; e ancora una volta il suo disperato appello è rivolto alle vittime, ai profughi, agli uomini, alle donne e ai bambini che si trovano costretti a vivere sotto le bombe.

La guerra non può lasciare impassibile il Santo Padre; il Pontefice, infatti, non perde occasione per lanciare i suoi numerosi messaggi e le sue numerose richieste di pace. Parlando di progresso Papa Francesco fa ancora riferimento alla barbarie che si consuma nel paese est-europeo. “Da un lato, abbiamo l’ottimismo di una giovinezza eterna, acceso dai progressi straordinari della tecnica; che dipinge un futuro pieno di macchine più efficienti e più intelligenti di noi, che cureranno i nostri mali e penseranno per noi le soluzioni migliori per non morire: il mondo del robot. Dall’altra parte, la nostra fantasia appare sempre più concentrata sulla rappresentazione di una catastrofe finale che ci estinguerà. Quello che succede con un’eventuale guerra atomica“.

La preghiera per l’Ucraina

E dopo aver sottolineato la gravità di un’eventuale minaccia nucleare, il Santo Padre chiede a tutti i presenti all’Udienza Generale di pregare per l’Ucraina e per la pace. “Nel dolore di questa guerra, facciamo una preghiera tutti insieme chiedendo al Signore il perdono e chiedendo la pace“. Mani create per custodire che si sono trasformate in “strumenti di morte“; così parla Papa Francesco, che sottolinea quanto dietro ogni crudeltà si celino giustificazioni sempre prive di senso. Continuiamo ad essere come Caino che togliamo “le pietre dal nostro campo per uccidere Abele – afferma il Santo Padre parlando della guerra e prosegue – O Signore, poni un freno alla violenza! Fermaci, Signore!“.

A Varsavia profughi dall’Ucraina, molti dei quali sono donne. Foto Twitter @DavidHarrisAJC

Un accorato appello di pace quello del Pontefice che, rivolgendosi soprattutto agli studenti dell’Istituto La Zolla, presenti all’Udienza Generale, chiede di pregare per i bambini ucraini. “Sei, sette, dieci, quattordici anni e voi avete davanti un futuro, una sicurezza sociale di crescere in una società in pace. Invece questi piccoli, anche piccolini, devono fuggire dalle bombe, stanno soffrendo, tanti, con quel freddo che fa lì… Pensiamo. Ognuno di noi pensi a questi bambini, bambine a questi ragazzi, ragazze, oggi stanno soffrendo, oggi, a 3000 km da qui“. A ciascuna delle vittime della “superbia degli adulti” è rivolta la preghiera di Papa Francesco.

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