Il Covid non molla la presa né in Europa né in Asia. In Italia la curva dei contagi punta verso l’alto. E fa registrare un +36% di casi in 7 giorni. Lo rileva il monitoraggio della Fondazione Gimbe.

Diminuisce, inoltre, la discesa dei ricoveri di pazienti Covid in area medica (-3,5%) mentre rimane stabile quella delle terapie intensive (-16,4%) e dei decessi (-18,7%). Gimbe evidenzia come siano 17 le province italiane con un’incidenza pari a oltre 1.000 casi per 100.000 abitanti. Nella settimana fra il 9 e il 15 marzo si registra un incremento dei nuovi casi di Coronavirus (+379.792) a fronte di un lieve aumento dei tamponi (+8,4%). E salgono a 66 le province con incidenza superiore a 500 casi per 100.000 abitanti. Oggi, intanto, a Palazzo Chigi la cabina di regia sul Covid con il premier Mario Draghi e i capi delegazione di maggioranza. Sul tavolo c’è la road map per allentare le misure restrittive dal mese aprile, dopo la fine della stato di emergenza il 31 marzo.

Hong Kong, il Covid fa paura

Ma il virus torna a far paura soprattutto in Asia. La variante Omicron del Covid-19 sta colpendo duramente Hong Kong. Si registra un aumento delle vittime e gli obitori della metropoli (7,4 milioni di abitanti) sarebbero strapieni al punto che le autorità hanno fatto ricorso massiccio ai container refrigerati. Lo scrive Huffington Post. Adesso l’emergenza è la carenza di bare le cui scorte si esauriranno nel weekend. E allora la città ha chiesto un aiuto alla Cina. In meno di tre mesi dall’arrivo di Omicron, variante altamente trasmissibile, Hong Kong ha registrato quasi un milione di infezioni e oltre 4.600 decessi, la maggior parte nella popolazione anziana non vaccinata.

La governatrice di Hong Kong, Carrie Lam

Arriveranno bare via acqua

La governatrice Carrie Lam ha riconosciuto il problema, assicurando che due spedizioni di bare arriveranno molto presto dalla Cina. “Ho appreso dall’Ufficio per l’alimentazione e la salute che sono in corso i preparativi per il trasporto delle bare via acqua“, ha detto Lam in una conferenza stampa. E ha aggiunto che i funzionari governativi stanno lavorando per aiutare le famiglie colpite da lutto nel completamento delle procedure. Inclusa quella del recupero dei corpi già trasportati negli obitori pubblici senza che un medico rilasci un certificato di morte. “Cercheremo di trovare un modo perché si possano organizzare presto i funerali. Anche i crematori hanno lavorato giorno e notte a pieno regime, ha aggiunto Lam.

Hong Kong

Ieri 17 marzo, fuori dall’obitorio pubblico di Fu Shan, i lavoratori in equipaggiamento protettivo hanno spostato i corpi coperti da teli neri da un camion in file di container refrigerati. I ricercatori dell’ex colonia britannica stimano che il bilancio delle infezioni di Coronavirus a Hong Kong sia significativamente superiore ai dati ufficiali. Tanto da aver probabilmente raggiunto la metà dei suoi 7,4 milioni di abitanti.

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