Russia, missili ipersonici sull’Ucraina. Minaccia all’Italia: “Via le sanzioni o sarà peggio per voi”
Il ministro della Difesa, Guerini, attaccato perché considerato 'falco' anti russo. Draghi: "Fatto odioso e inaccettabile"
Sulla guerra in Ucraina, se l’Italia non arresterà le sanzioni economiche contro la Russia, Mosca farà scattare “conseguenze irreversibili” per Roma. È la minaccia rivolta al nostro Paese dal direttore del dipartimento europeo del ministero degli Esteri russo, Alexei Paramonov.
Il funzionario russo, in un’intervista all’agenzia di stampa Ria Novosti, attacca esplicitamente il ministro della Difesa, Lorenzo Guerini. “Ci chiese aiuto per il Covid e ora è tra i falchi“. Un “paragone odioso e inaccettabile“, replica il premier, Mario Draghi. Ventiquattro giorni dopo l’invasione di Mosca in Ucraina, la guerra continua su più fronti. Le forze russe tagliano fuori l’esercito ucraino dal Mare d’Azov. E Mosca conferma di aver usato per la prima volta nel conflitto il missile ipersonico Kinzhal, la super-arma segreta di ultima generazione, per distruggere un deposito di munizioni sotterraneo nell’ovest dell’Ucraina. La città di Mariupol, sul Mare d’Azov, è ancora sotto assedio e a Zaporizhia, dove si trova la centrale nucleare attaccata lo scorso 4 marzo dai russi, c’è il coprifuoco.
Russia, la minaccia all’Italia
“Le sanzioni non sono una nostra scelta” afferma all’agenzia Ria Novosti Alexei Paramonov che cita, per attaccarlo, anche il ministro della Difesa italiano, Lorenzo Guerini. “Non vorremmo che la logica del ministro dell’Economia francese Bruno Le Maire, che ha dichiarato la ‘totale guerra finanziaria ed economica’ alla Russia, trovasse seguaci in Italia e provocasse una serie di corrispondenti conseguenze irreversibili“. “Non diamo peso alla propaganda – ribatte Guerini – Incoraggiamo invece ogni passo politico e diplomatico che metta fine alle sofferenze del popolo ucraino. L’Italia è a fianco dell’Ucraina e continuerà a esserlo“.
La replica di Draghi
Prende posizione anche il premier, Mario Draghi. “Esprimo piena solidarietà al Ministro della Difesa, Lorenzo Guerini, vittima di attacchi da parte del Governo russo. Il paragone tra l’invasione dell’Ucraina e la crisi pandemica in Italia è particolarmente odioso e inaccettabile. Il Ministro Guerini e le forze armate sono in prima linea per difendere la sicurezza e la libertà degli italiani. A loro va il più sentito ringraziamento del Governo e mio personale“.
Quanti morti nella guerra?
In Ucraina la guerra che la Russia ha scatenato ha provocato in tre settimane la morte di 816 civili e il ferimento di altri 1.333. I dati sono dell’ufficio dei diritti umani delle Nazioni Unite, riportato dal The Guardian. Tuttavia, poiché l’Onu riporta solo i conteggi che può verificare, ammette che le cifre siano notevolmente inferiori rispetto al bilancio reale. Nella sola Mariupol sarebbero migliaia secondo fonti ucraine. I bambini uccisi in questa guerra sono oltre 100, secondo le autorità di Kiev. E sono stati 9 anche oggi 19 marzo i corridoi umanitari.
Missili ipersonici
Ma la guerra non si ferma. Gli ucraini resistono all’invasore. Un altro generale russo è caduto in battaglia: si tratta del generale Andrei Mordvichev morto nella città di Chernobayevka in seguito a colpi di artiglieria, afferma l’esercito ucraino in un post su Facebook citato dalla BBC. La giornata di oggi 19 marzo è stata segnata anche dall’annuncio della Russia di aver utilizzato missili ipersonici in Ucraina. Si tratta di un’arma che ha una velocità dieci volte superiore a quella del suono e un raggio d’azione di 2mila chilometri. Può essere dotata anche di una carica nucleare, ma in questo caso i russi si sarebbero limitati a una testata convenzionale.
Russia, cosmonauti con i colori dell’Ucraina
I riflessi della guerra sembrano diffondersi ovunque. Tre cosmonauti russi sono saliti a bordo della Stazione Spaziale Internazionale per unirsi ai colleghi americani e tedeschi con tute di color giallo acceso e accenti di blu: i colori dell’Ucraina. Lo riporta la BBC. La scelta di Oleg Artemyev, Denis Matveev e Sergey Korsakov è apparsa non casuale, quasi una protesta contro la guerra di Mosca. Ma l’agenzia spaziale russa ha negato. “A volte il giallo è solo giallo“, ha ironizzato polemicamente il servizio stampa di Roscosmos sul suo canale Telegram, riporta il Guardian.
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