“Spring in coming”: un viaggio culturale tra le tradizioni che celebrano la Primavera
La bella stagione è arrivata e Babbel suggerisce alcune usanze primaverili nel mondo
La Primavera è arrivata portando con sé quell’aria di novità che le si addice; per festeggiare l’occasione, Babbel suggerisce un viaggio culturale. Una sorta di tour virtuale, alla scoperta di tradizioni che celebrano l’ingresso della nuova stagione in maniera singolare e con usanze che risalgono anche a tempi remotissimi.
La Primavera porta con sé aria di freschezza e rinnovamento; per certe culture si tratta proprio di ‘rinascita‘ dopo i freddi e le ristrettezze dell’Inverno. Proprio per celebrare questa ricorrenza, la piattaforma Babbel offre un viaggio attraverso i termini che raccontano le usanze più curiose nel mondo; tradizioni che celebrano l’ingresso della bella stagione.
Sin dall’antichità, infatti, sono moltissimi i paesi in cui la Primavera è accolta con rituali che ne celebrano l’arrivo. Tradizioni che simboleggiano il sopraggiungere di una stagione che rappresenta nuove energie e nuova vita, alle quali si auspica.
Lo scopo interculturale di Babbel
La piattaforma per l’apprendimento di lingue online, Babbel, ha pensato di fornire un viaggio culturale; un tour che, partendo dalle parole, rivela i dettagli più curiosi di riti che celebrano la Primavera. Per rendere merito a questo progetto è intervenuto Gianluca Pedrotti; esperto di comunicazione interculturale ed editor del team linguistico di Babbel. “Riflettere su quelle che sono le tradizioni di un popolo, così come scoprire curiosità e termini specifici, permette uno scambio culturale ancora più ricco. Questo, unito al potere dell’apprendimento delle lingue, favorisce anche una comprensione reciproca che tocca l’identità e la storia e offre la possibilità di aprire un dialogo più approfondito tra le persone“. Anche in altre occasioni, infatti, Babbel è partita dall’origine dei termini per creare legami interculturali.
Conoscere le usanze di un popolo, infatti, permette di comprenderlo più affondo. Le tradizioni rappresentano le radici di una Terra; così in certi paesi la Primavera si celebra per simboleggiare un nuovo inizio di speranza, in altre i riti si mischiano alla religione. E poi ci sono culture in cui ciascuno di questi aspetti viene interpretato in forma folkloristica e legata a usanze gastronomiche.
Primavera tra i riti benaugurali
Provando a fare un viaggio attraverso i termini proposti da Babbel scopriamo, ad esempio, che in Asia Centrale si celebra in Nowruz; coincide con il Capodanno Persiano e cade in corrispondenza dell’equinozio di Primavera. In questa ricorrenza si celebrano diversi rituali; il nome deriva dall’unione delle parole “nava” (nuovo) e “rezanh” (giorno). Il Nowruz simboleggia nuova vita, nuovi inizi e la rinascita della natura. I rituali che si associano ad esso sono: il Khane Tekani che consiste nella pulizia della casa; a questo segue il Chaharshanbe Suri, ossia la festa del fuoco, nella quale si salta attraverso falò in strada per simboleggiare la luce che sconfigge le tenebre. E si conclude con l’ultimo rituale: l’Haft Sin (letteralmente “sette S”), che prevede la preparazione di una tavola scaramantica con sette cibi i cui nomi iniziano per S.
Passando dal fuoco all’acqua, arriviamo in Thailandia; in questo paese, infatti, l’elemento liquido è il protagonista del Songkran. Una tradizione che coincide con il Capodanno Thailandese e arriva poco dopo l’equinozio; Songkran deriva dal Sanscrito e significa “passaggio astrologico”; l’acqua, che adulti e bambini si buttano addosso, simboleggia sia il ‘lavaggio’ dalle fatiche del vecchio anno, sia un rito benaugurale per favorire le piogge. Anche la Cina celebra con riti di buon augurio l’ingresso della Primavera; il giorno del Qingming, parola traducibile come “puro e luminoso” e segna il cambio di stagione. In questa ricorrenza si ricordano anche gli antenati e si lasciano volare in aria aquiloni e lanterne per auspicare alla buona fortuna e alla salute.
Dalla tradizione alla religione
Alcune tradizioni celebrano l’ingresso della Primavera, invece, con rituali che esercitano una sorta di commistione tra folklore e religione. Tra le proposte suggerite da Babbel, ricordiamo il Kukulkan che si celebra in Messico e che si può tradurre letteralmente come “grande serpente piumato”. Si svolge nell’omonimo tempio Maya situato a Chichen Itza, nella regione dello Yucatán; qui, nel giorno dell’equinozio, all’ora del tramonto il sole disegna sulla scalinata nord della piramide una trama di luci e ombre che sembrano rappresentare un serpente circondato di piume; un rito che accoglie migliaia di persone e che celebra il cambio di stagione.
Un’altra tradizione che unisce folklore e misticismo è l’Holi in India; conosciuto anche come ‘festa dei colori‘, questo rito appartiene alle più antiche tradizioni della mitologia Indù. “Holi” significa infatti “brucia” in indi; durante la notte designata, la cui data varia ogni anno in quanto legata alle fasi lunari, si accendono dei falò per festeggiare l’allontanamento degli spiriti e la vittoria del bene sul male. Il giorno, invece, si esegue il rito principale: il lancio di polveri colorate (“gulal”) miste ad acqua e fiori.
Le tradizioni legate alla natura e alla gastronomia
Esistono, infine, come suggerisce anche Babbel, tradizioni che celebrano la Primavera e che si legano alla rinascita della natura o a simboli gastronomici. Uno delle più affascinanti è, senza dubbio, l’Hanami in Giappone; qui da inizio aprile a metà maggio il rosa dei ciliegi in fiore, i sakura domina lo scenario. Hanami letteralmente significa “ammirare i fiori”; è la più antica tradizione giapponese ed è un’occasione per consumare in compagnia un picnic all’ombra degli alberi fioriti di giorno e illuminati la sera.
E concludiamo questo viaggio tra i riti e le tradizioni con un’usanza del tutto gastronomica. Parliamo della Bosnia dove si celebra il Cimburijada; letteralmente “festival delle uova strapazzate” e celebrato il primo giorno di Primavera nella città di Zenica. Come rivela ancora Babbel, “Allo spuntar del giorno, le persone si riuniscono sulle rive del fiume Bosna per preparare un pasto in comunità fatto di uova strapazzate“; questo pasto, che si condivide con amici, parenti e anche turisti celebra l’inizio della stagione della rinascita e lo fa attraverso la gioia, la condivisione e il cibo.
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