Italie Invisibili: la serie dedicata ai percorsi e ai territori oggi più sconosciuti
Torna su Sky Arte il programma dedicato ai luoghi, oggi poco conosciuti, ma che in passato sono stati protagonisti di arte, storia e cultura
Da una produzione Sky Original, torna in onda su Sky Arte Italie Invisibili; la serie che ridona luce a percorsi e territori, oggi appunto particolarmente invisibili, ma che in passato sono stati luoghi di arte, storia e cultura.
In onda ogni settimana su Sky Arte, anche on demand e in streaming su NOW, torna Italie Invisibili. Una nuova stagione della serie, divisa in sei episodi, dedicata alla riscoperta di luoghi che oggi potrebbero essere sconosciuti ai più; ma che in passato hanno rivestito un ruolo importante nel campo dell’arte, della cultura e della storia del nostro Paese.
Come spiega la nota che annuncia il lancio della nuova stagione di Italie Invisibili, la serie conduce alla riscoperta di “atmosfere solo apparentemente svanite“; un viaggio attraverso il Lazio, le Marche, la Campania, la Valle d’Aosta, il Piemonte e la Calabria. Territori e percorsi che ritrovano ‘nuova vita‘ tramite il racconto di archeologi, storici e studiosi d’arte antica che fanno “parlare” il paesaggio; un’esplorazione affascinante attraverso percorsi alternativi e sorprendenti che sono la vera ricchezza del nostra storia.
I dettagli della prima puntata di Italie Invisibili
La nuova serie prodotta da Sky Original e in onda su Sky Arte parte il prossimo 24 marzo alle 21.15 con un doppio appuntamento. La proposta di Sky si mostra come supporto interessante al mondo dell’arte e della cultura che si accompagna a mostre ed eventi. Si inizia dai Castelli Romani, raccontati come “lo Stato dell’otium”; l’ampia zona verde alle porte di Roma, tra ‘500 e ‘600, fu scelta dalle più grandi famiglie aristocratiche e dallo stesso Pontefice per costruirvi lussuose residenze estive. L’intento di queste dimore era proseguire l’antica tradizione dell’otium: “Il ristoro del corpo e il nutrimento della mente“, praticato da Cicerone proprie in quelle terre.
Il secondo episodio, sempre a seguire lo stesso 24 marzo, sarà dedicato ad Ancona; non solo un porto ma il fulcro del Rinascimento nell’Adriatico: “Crocevia commerciale, Porta d’Oriente; dalla sua costa partiva e si sviluppava infatti una via commerciale, alternativa a quella veneziana, che dal Medio Oriente conduceva in Inghilterra“. Si tratta in entrambi i casi di una riscoperta culturale di un Paese; che come sempre ha lo scopo di valorizzare le tradizioni e la storia di un popolo.
Episodi 31 marzo e 7 aprile
Italie Invisibili continua il suo viaggio il 31 marzo con la puntata dedicata al Monferrato dei Marchesi Paleologi. Questa seconda puntata sarà articolata attraverso tre linee narrative che ricostruiranno la storia del Marchesato del Monferrato nel suo ultimo tratto di splendore. Nel corso del Quattrocento, i Marchesi e le grandi famiglie della corte marchionale riuscirono a creare una colta e qualificata corte rinascimentale; aggiornata e aperta verso molteplici orizzonti nazionali ed anche internazionali.
La terza puntata di Italie Invisibili sarà dedicata a Benevento ‘La Longobarda‘. In onda il 7 aprile questo appuntamento vuole descrivere come, dopo la caduta del Regno, il dominio beneventano rimase l’unico dei territori longobardi a mantenere de facto la propria indipendenza per quasi trecento anni. Tale autonomia culturale rappresenta il tratta più affascinate della lunga storia di questo ducato meridionale; essa produsse forme altamente originali, nell’architettura, nella pittura, nella miniatura, nella musica (Canto beneventano) come nella scrittura (Scrittura beneventana).
Episodi 14 aprile e 21 aprile
L’appuntamento del prossimo 14 aprile con Italie Invisibili è dedicato alla Valle d’Aosta; territorio che, sin dal 1033, è parte dei possedimenti dei duchi di Savoia. All’epoca il governo di quella Contea fu delegato ai signori di Challant (originari della Val d’Ayas), ben radicati nel territorio e divenuti loro visconti. Il viaggio di Italie Invisibili seguirà, in questo caso, proprio gli Challant in quanto costruttori di castelli; una predisposizione che, attraverso le generazioni, li colloca tra i principali rappresentati dell’architettura militare nella storia moderna.
Ed infine l’ultima tappa di Italie Invisibili arriva in Calabria. Nella puntata del 21 aprile sarà affrontato l’anno del 1783 che, con tre devastanti scosse (5 e 7 febbraio e 28 marzo), rase al suolo gran parte della Calabria Ultra e che infatti viene ricordato come Iliade funesta. La puntata si soffermerà sulla riedificazione ‘”simultanea” e “pianificata” delle cosiddette “Città nuove di Calabria” che sostituirono, talvolta anche in siti diversi da quelli originari, i precedenti centri abitati. Un fenomeno che la nota di lancio di Italie Invisibili attribuisce alla cultura razionale e illuminista che caratterizza e segna fortemente quest’area del meridione della penisola.
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