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Possibile un golpe contro Putin? “I servizi segreti lo stanno preparando”

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Sembra aumentare in Russia la possibilità che agenti dei servizi segreti possano compiere un colpo di stato per rovesciare dal potere Vladimir Putin. Si fa sentire il malcontento per la guerra lampo fallita in Ucraina e le sanzioni sempre più pesanti dell’Occidente.  

Secondo il quotidiano londinese The Times la possibilità di un golpe del Servizio di sicurezza federale (FSB) contro il presidente Putin cresce ogni settimana. E più la guerra in Ucraina continua, più l’eventualità di una rimozione violenta del capo del Cremlino è meno remota. Il Times basa le sue affermazioni sulle confidenze che una ‘gola profonda’ dell’Intelligence russa avrebbe fatto all’attivista per i diritti umani Vladimir Osechkin.

Putin Navalny RussiaPutin Navalny Russia
Putin e Navalny, l’oppositore condannato a 13 anni di carcere

Quest’ultimo è nella lista delle persone più attenzionate dalla polizia di Putin per il suo lavoro nell’esporre gli abusi all’interno delle carceri. Ma ora Osechkin avrebbe diretto buona parte della sua attività sul malcontento che serpeggia fra gli uomini delle forze di sicurezza dopo che la guerra lampo contro l’Ucraina appare miseramente fallita. Gli agenti dell’Intelligence che hanno parlato con lui si sono esposti a un rischio notevole. Questo però sarebbe il segno della loro crescente rabbia verso Vladimir Putin, il quale ha già fatto arrestare alcuni importanti capi del servizi segreti, accusando, in sostanza, l’FSB di aver causato il fallimento del tentativo delle forze armate di rovesciare il Governo di Kiev.

FSB non ama più Putin come prima

Parlando al Times dalla sua casa in Francia, dove vive in esilio dal 2015, il 40enne Vladimir Osechkin ha spiegato alcune questioni. “Per 20 anni Putin ha creato stabilità in Russia” ha detto. “Impiegati dell’FSB, polizia, procuratori di Stato hanno potuto vivere una bella vita. Ma ora è tutto passato. Ammettono che questa guerra è un disastro per l’economia, per l’umanità. Non vogliono tornare indietro ai tempi dell’Unione Sovietica.” “Ogni settimana e ogni mese, mentre questa guerra continua, aumenta la probabilità di una rivolta degli agenti di sicurezza“, ha aggiunto.

Vladimir Osechkin, di Gulagu.net. Foto Facebook / Vladimir Osechkin

Osechkin, fondatore di un gruppo per i diritti umani, anima il sito Gulagu.net. Il 4 marzo la ‘gola profonda’ gli ha descritto via mail la guerra di Putin in Ucraina come un “fallimento completo“, paragonabile solo al crollo della Germania nazista. Osechkin l’ha pubblicata e il testo è stato riconosciuto come autentico da diversi esperti di sicurezza, tra cui i giornalisti investigativi Christo Grozev di Bellingcat – che scoprì gli avvelenatori dell’ex spia Sergej Skripal, in Inghilterra nel 2018 – e Andrei Soldatov, inventore di Agentura.ru, il sito ora bloccato in Russia che esplora i segreti del FSB da più di 20 anni. L’ultima lettera della ‘gola profonda’ l’undicesima, che Osechkin ha pubblicato questa settimana, avvisa che il Cremlino intende scatenare un “grande terrore” nella città di Kherson, in Ucraina, rapendo i residenti e trasportarli oltre il confine russo. Gulagu.net avrebbe per la sua fonte un piano di evacuazione per portarlo al sicuro.

Irina Bogantseva prelevata dalla polizia a Mosca mentre mostrava un cartello delle “madri contro la guerra”. Foto Facebook / Alexey Bogantsev

LEGGI ANCHE: Anonymous afferma di aver violato la Banca Centrale Russa e minaccia di pubblicare documenti segreti

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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