La Ue si stringe all’Ucraina ma sul tema dell’energia rischia di lacerarsi
"Sanzioni immediate sugli approvvigionamenti dalla Russia avrebbero conseguenze drammatiche" è l'opinione dei leader europei
L’unione europea è sempre più coinvolta negli effetti della guerra russa in Ucraina. E ora si dice “pronta a chiudere scappatoie“. E a “imporre nuove misure coordinate per minimizzare la capacità” della Russia “di continuare l’aggressione“.
A seguito del vertice Ue, ma anche di quello del G7 e della NATO, del 24 marzo, il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky ringrazia i 27 e biasima il ritardo con cui secondo lui si è mossa l’Europa. Le sanzioni alla Russia sono arrivate “un po’ tardi“, afferma il presidente ucraino. Il Consiglio europeo assicura che l’Unione “continuerà a fornire aiuti finanziari, politici, materiali e umanitari all’Ucraina“. E che resterà “al fianco” di Kiev e del suo popolo. I 27 confermano la dichiarazione di Versailles riconoscendo “le aspirazioni ucraine d’ingresso nell’Unione europea“.
“Avete bloccato il Nord Stream 2 e ve ne siamo grati, ma è stato fatto un po’ tardi – ha detto Zelensky in un video. “Perché se fosse stato fatto in tempo, la Russia non avrebbe creato una crisi del gas“. Zelensky ha criticato il premier ungherese Viktor Orban per la sua posizione rispetto a Mosca. “Esiti a decidere se imporre sanzioni o no? A decidere se far passare le armi o no? Se commerciare con la Russia? Non c’è tempo per esitare – ha incalzato Zelensky – è tempo di decidere“.
Ucraina, sanzioni ed energia
Piatto forte della giornata odierna, 25 marzo, al Consiglio europeo, sarà il tema dell’energia. Proprio il settore su cui il presidente dell’Ucraina vorrebbe più decisione da parte dell’Ue, in termini di sanzioni a Mosca. C’è però chi frena, come il premier belga Alexander De Croo. “Nelle settimane passate abbiamo preso delle decisioni irreversibili che ci porteranno nel medio-lungo periodo a disconnetterci dall’energia russa” rileva De Croo. “Ma un intervento immediato avrebbe un impatto pesantissimo sulle nostre economie“.
Australia e Giappone
E intanto la società Nord Stream 2 Ag a breve presenterà una richiesta di fallimento, anticipa la stampa tedesca. Decidono intanto di estendere le loro sanzioni Australia e Giappone. Canberra colpisce il presidente della Bielorussia, Alexander Lukashenko, e i membri della sua famiglia, ma anche 22 cittadini russi descritti come “propagandisti operativi nella disinformazione“. Tra questi figurano alcuni giornalisti: i caporedattori dei media Russia Today, Strategic Culture Foundation, InfRos e NewsFront. Tokyo invece congelerà i beni di altri 25 cittadini russi, tra cui Igor Shuvalov, ex vice primo ministro e presidente della grande banca statale Vnesheconombank.
Ucraina, Biden in Polonia
Oggi sarà anche il giorno dell’arrivo del presidente americano Joe Biden in Polonia. Nel pomeriggio il capo della Casa Bianca incontrerà le truppe statunitensi a Rzeszow, a circa 100 chilometri dal confine con l’Ucraina. Quei militari sono “a difesa del fianco orientale della Nato“, dice Washington. Ad accogliere Biden ci sarà il presidente polacco Andrzej Duda.
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