Ora legale: dal 27 marzo lancette avanti di un’ora
Si dormirà un'ora di meno ma si 'guadagnerà' un'ora di luce in più
L’ora legale ritornerà nella notte fra il 26 e il 27 marzo. Alle 2 del mattino le lancette dell’orologio si dovranno spostare avanti di un’ora, alle 3. Un meccanismo che serve a risparmiare energia elettrica per oltre metà dell’anno.
Nei 7 mesi in cui sarà in vigore l’ora legale in Italia, da domenica 27 marzo, si calcola che il nostro Paese risparmierà oltre 190 milioni di euro. E avrà un minor consumo di energia elettrica, pari a circa 420 milioni di kilowattora, che equivalgono al fabbisogno medio annuo di circa 150mila famiglie. La stima di Terna – la società che gestisce la rete di trasmissione nazionale – prevede “un importante beneficio ambientale”. Un effetto che si può quantificare “nella riduzione di circa 200 mila tonnellate di emissioni di anidride carbonica in atmosfera“.
Nel periodo primavera-estate, i mesi che segnano il maggior risparmio energetico stimato da Terna sono aprile e ottobre. “Spostando in avanti le lancette di un’ora, si ritarda l’uso della luce artificiale in un momento in cui le attività lavorative sono ancora in pieno svolgimento“, si legge in una nota. Dal 2004 al 2021, secondo l’analisi della società guidata da Stefano Donnarumma, il minor consumo di energia elettrica per l’Italia dovuto all’ora legale è stato complessivamente di circa 10,5 miliardi di kilowattora e ha comportato, in termini economici, un risparmio per i cittadini di oltre 1,8 miliardi di euro.
Ora legale, risparmio energetico
Lo scopo dell’introduzione per metà anno dell’ora legale è proprio quello di consentire un risparmio energetico e di conseguenza minori carichi di spesa sulle bollette. Questo grazie al minore utilizzo dell’illuminazione elettrica. Cosa che avviene “regalando” alla giornata un’ora di luce solare in più tramite lo spostare in avanti le lancette dell’orologio. L’ora legale non può ovviamente aumentare le ore di luce disponibili, ma solo indurre un maggior sfruttamento delle ore di luce che sono solitamente “sprecate” a causa delle abitudini di orario.
Nel 1916 la prima ora legale
Il 2021 avrebbe potuto essere l’ultimo anno del passaggio dall’ora solare all’ora legale. Ma così con è stato. Nel 2018 il Parlamento europeo ha infatti approvato una risoluzione con la quale si invitavano i Paesi membri dell’Unione europea a decidere entro l’anno passato se mantenere o meno il consueto cambio orario. Sono gli Stati membri dell’Unione che hanno il compito e il diritto di decidere il proprio fuso orario. In Italia l’ora legale è in vigore dal 1966. In precedenza la si era usata per la prima volta cinquant’anni prima, nel 1916. Dopo essere stata abolita e riconfermata diverse volte, è stata definitivamente adottata dal nostro Paese con una legge del 1965. Quello era infatti un periodo storico in cui il fabbisogno energetico aumentava di continuo.
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