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Guerra in Ucraina, negoziati in Turchia. Per 7 americani su 10 Biden non è all’altezza

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Riprendono in Turchia i negoziati fra le delegazioni dell’Ucraina e della Russia per fermare la guerra che in oltre un mese di conflitto non ha mai avuto un cessate il fuoco. Ma il presidente ucraino Zelensky tuona contro l’Occidente: “Non ci aiutate abbastanza, vi manca coraggio“.   

È impossibile salvare Mariupol senza altri tank e aerei” ha denunciato Zelensky. Parlando attraverso i suoi canali social, ha sarcasticamente affermato che l’Occidentegioca a ping-pong nel decidere chi dovrebbe mandare i jet“. “Ho parlato con i difensori di Mariupol. Sono in costante contatto con loro. La loro determinazione, il loro eroismo e la loro fermezza sono straordinarie. Se solo coloro che da 31 giorni stanno pensando come mandarci aerei e tank avessero l’1% del loro coraggio“.

Zelensky Papa FrancescoZelensky Papa Francesco
La foto dall’account Twitter di Zelensky, durante il colloquio col Papa il 22 marzo

Ma non è solo l’invasione militare a minacciare l’integrità territoriale dell’Ucraina. Bensì anche le iniziative politiche che mirano a sancire la definitiva amputazione di parte del Paese. Uno scenario “coreano“, denuncia l’intelligence di Kiev. Un “tentativo di creare la Corea del Nord e del Sud in Ucraina“. L’ultima è quella dell’autoproclamata repubblica popolare di Lugansk che, non contenta di avere ricevuto il riconoscimento di Mosca insieme alla consorella repubblica di Donetsk, ha detto di voler dar luogo a un referendum per unirsi alla Russia. L’iniziativa, annunciata dal leader separatista Leonid Pasechnik – che poi ha parzialmente corretto il tiro – ha subito incontrato lo scontato, netto rifiuto delle autorità di Kiev. E anche qualche dubbio nell’apparato di potere russo. Una consultazione di questo genere è “sconsigliabile“, ha avvertito Leonid Kalashnikov, presidente della commissione della Duma per gli affari delle ex repubbliche sovietiche.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko

Ucraina, a Kiev le scuole riaprono online

A Kiev, intanto, il sindaco Vitali Klitschko ha annunciato che le scuole nella capitale ucraina riapriranno online il 28 marzo. Lo riporta la Cnn. “Il 28 marzo l’istruzione riprenderà nella capitale, in formato online – ha affermato Klitschko in una nota su Telegram – Sarà più adattato alle condizioni attuali. E utilizzerà diverse piattaforme educative per gli studenti“. Secondo il primo cittadino di Kiev “è importante che la città viva e lavori anche sotto la legge marziale. Loro (i russi) stanno cercando di intimidirci. Non funzionerà! Non ci arrenderemo!”.

Usa, Biden in calo nei sondaggi

E nei giorni della guerra in Ucraina Joe Biden  – che è stato in Polonia, quasi ai confini con l’Ucraina, e ha attaccato Putin che ha definito un “macellaio” – risulta in calo nei sondaggi fra gli americani. Secondo le rilevazioni di Nbc, il gradimento del presidente è calato al 40%, con il 55% degli americani che non lo approva. A gennaio era al 43%, con il 53% degli interpellati che lo bocciavano. Il sondaggio si è svolto dal 18 al 22 marzo e ha rivelato come sette americani su dieci hanno scarsa fiducia sulle capacità di Biden di gestire il conflitto in Ucraina. Otto americani su 10 ritengono che l’invasione della Russia si tradurrà in prezzi della benzina più alti e potrebbe portare a una guerra nucleare.

LEGGI ANCHE: Angelus 27 marzo, Papa Francesco rinnova il suo appello: “La guerra non può essere giustificata”

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore. Segui Domenico su Facebook Segui Domenico su Linkedin

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