Nella seconda tappa del Mondiale di Formula 1 a salire sul gradino più alto del podio è Max Verstappen; ma per le Ferrari è una grande gara. Non si può negare come entrambi i piloti del Cavallino di Maranello abbiano corso talmente bene, da tenere l’adrenalina alta fino agli ultimi giri del Gran Premio di Arabia.
Al Gran Premio di Arabia il campione del mondo in carica, Max Verstappen, si è preso la sua rivincita; a salire sul gradino più alto del podio presso il circuito di Jeddah è lui, il pilota della Red Bull. Una gara decisa agli ultimi giri, che però dimostrano la potenza della Ferrari nella stagione 2022 della Formula 1; un anno che si prospetta promettente per Leclerc e Sainz, che seguono sul podio il driver olandese.
Una gara adrenalinica quella che si è conclusa in Arabia lo scorso 27 marzo; ma quello che ci fa onore sottolineare, con un certo ‘spirito patriottico’, è che le Ferrari, dopo anni di incertezza tornano a farci sognare in grande. E, nonostante la paura per il missile esploso vicino al circuito di Jeddah, proprio durante le prove libere, si è trattata di una sfida più che emozionante.
A Jeddah una gara imprevedibile
Max Verstappen nel circuito di Jeddah si è sicuramente preso la sua rivincita dopo Bahrain; ma la Ferrari, Charles Leclerc e Carlos Sainz sono fortissimi. Il campione del mondo in carica si è senza dubbio guadagnato gli appalusi, soprattutto dopo aver conquistato il gradino più alto del podio agli ultimi giri; ma la gara quest’anno sembra tutt’altro che scontata e le ‘Rosse di Maranello‘ sembrano volerci dare grandi emozioni. Impossibile non descrivere il Gran Premio di Arabia come fortemente adrenalinico, dove il finale è arrivato in maniera imprevedibile.
Una gara particolare quella del 27 marzo scorso in Arabia; un Gran Premio che rischiava di non essere corso a causa del missile esploso presso un deposito Aramco a 20 km dal circuito di Jeddah. Evento che ha generato non poco terrore e che ha costretto la seconda sessione di libere a partire con 15′ di ritardo; tuttavia, dopo i dovuti accertamenti e le adeguate consultazioni, Domenicali ha dato il via libera alla gara che si è tenuta in maniera tutt’altro che prevedibile fino agli ultimi giri.
La grinta della Ferrari nel 2022
Il ‘duello‘ tra Max Verstappen e Charles Leclerc è uno di quelli da ricordare; del resto, si sta parlando del campione del mondo in carica, vincitore di diversi record. Ma il pilota monegasco della Ferrari sembra un degno avversario e il Gran Premio di Arabia ne ha dato una prova tangibile. La seconda tappa del mondiale di Formula 1 ha mostrato una sfida accesa fino agli ultimi giri; Vertappen, infatti, ha superato Leclerc a 3 giri dalla conclusione; e potremmo dire che, se non fosse stato per l’incidente tra Albon e Stroll e la doppia bandiera gialla, il finale sarebbe apparso meno scontato. La vittoria dell’iridato Verstappen è sicuramente meritata ma la Ferrari quest’anno c’è e il terzo gradino di Carlos Sainz, dietro il compagno di squadra Leclerc e davanti all’altra Red Bull di Perez, non può che dimostrarlo. Un successo che non può che farci ricordare i tempi d’oro, quelli di Michael Schumacher anche.
La F1-75 sembra valida, forte, in grado di regalare grandi emozioni così come dagli stupendi assaggi dei primi due Gran Premi di Formula 1 della stagione 2022; due piste diverse quelle in Bahrain e in Arabia che però hanno lasciato intravedere le doti delle nuove monoposto del Cavallino di Maranello e dei due driver di punta. E a questo punto non può crescere l’attesa per la prossima tappa in Australia, alla quale Leclerc arriva in testa alla classifica grazie al punto addizionale per il giro veloce. Il pilota monegasco in Arabia ha dimostrato che non si lascia abbattere facilmente, mostrando la sua forza soprattutto dopo il sorpasso di Verstappen; un attacco costruito per l’ultimo giro che solo le due bandiere gialle non gli hanno permesso di sferrare. Ma a poco serve il rimpianto quando le Ferrari sono pronte a regalarci un mondiale incredibile. Pronostici per l’Australia? Il Gran Premio è appena iniziato, ma le ‘Rosse’ sembrano non voler proprio guardare dalle retrovie.
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