Ucraina, la Germania teme un attacco della Russia
Il cancelliere Olaf Scholz afferma che Berlino valuta la predisposizione di uno scudo antimissile
Alla vigilia dei nuovi colloqui tra Ucraina e Russia, il 29 e 30 marzo in Turchia, il capo dello presidente Volodymyr Zelensky afferma di essere pronto ad accettare lo status di neutralità dell’Ucraina come parte di un accordo di pace con la Russia. La Germania progetta un sistema di difesa da eventuali missili russi, dopo aver varato un piano di riarmo da 100 miliardi.
“Lo status neutrale e non nucleare del nostro Stato: siamo pronti ad accettarlo” dichiara il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky. Era la prima richiesta di Mosca “e per quanto ricordo hanno iniziato la guerra per questo“, dice il presidente ucraino in un’intervista con dei giornalisti indipendenti russi. Qualsiasi accordo dovrà essere sottoposto al popolo ucraino in un referendum, ha ribadito Zelensky.
E ha sottolineato di voler raggiungere “senza alcun indugio” un accordo di pace per “il ripristino di una vita normale” nel suo Paese. “La sovranità e l’integrità territoriale sono fuori dubbio“, ha però ricordato Capo dello Stato ucraino. “Le questioni del Donbass e della Crimea si devono discutere e risolvere” nei colloqui di pace.
Ucraina, Biden corregge il tiro su Putin
Fra gli alleati politici dell’Ucraina, negli Stati Uniti non si placano le polemiche sul Joe Biden. Il Presidente è nella bufera dopo aver definito, lo scorso fine settimana, il presidente russo Vladimir Putin “un macellaio” che “non può restare al potere“. Dopo le correzioni della Casa Bianca, lo stesso Biden specifica che “no“, le sue parole non facevano riferimento alla richiesta di un cambio di regime in Russia. La caduta di Putin “non è l’obiettivo della NATO e neppure del presidente americano“, gli era venuto poco prima in soccorso il cancelliere tedesco Olaf Scholz.
Difesa antimissile contro la Russia
Ma in Germania il clima politico e istituzionale si sta surriscaldando. Lo Stato tedesco ha rotto clamorosamente la propria tradizione di contrarietà a un riarmo massiccio proprio all’inizio della guerra russa in Ucraina, decidendo di rifornire Kiev di armi e varando un piano da 100 miliardi per le proprie forze armate, riportava il Corriere della Sera lo scorso 28 febbraio. Ora sta valutando l’acquisto di un sistema di difesa antimissile. L’obiettivo è proteggersi da un potenziale attacco da parte di Mosca. “È certamente uno dei problemi di cui stiamo discutendo, e per una buona ragione – ha detto il cancelliere tedesco Scholz – Dobbiamo essere consapevoli del fatto che abbiamo un vicino pronto a usare la violenza per far valere i propri interessi“.
Ucraina, truppe russe via da Kiev?
Dal terreno di guerra arriva intanto la notizia che la Russia,secondo gli ucraini, ha ritirato le truppe che circondavano Kiev dopo aver subito perdite significative. Lasciata anche la cittadina settentrionale di Slavutych, abitata in gran parte dai lavoratori della centrale nucleare di Chernobyl. I cittadini erano scesi in piazza contro gli occupanti, dopo l’arresto del sindaco Yuri Fomichev.
Chernobyl, pericolo attorno alla centrale
E la vice primo ministro ucraina Iryna Vereshchuk è tornata ad accusare la Russia di atti “irresponsabili” intorno a Chernobyl, esortando l’Onu a inviare una missione per valutare i rischi di contaminazioni radioattive. Le forze russe continuano a militarizzare la zona di alienazione della centrale nucleare e “ciò comporta un serio rischio di danneggiare le strutture di isolamento. Questo porterebbero all’ingresso nell’atmosfera di polvere radioattiva che contaminerebbe non solo l’Ucraina ma anche altri paesi europei“, ha avvertito Vereschuk.
“Portati via da Mariupol oltre 2mila bambini”
Nessun ritiro russo invece da Mariupol, la città sotto assedio. Zelensky lo ha definito una “catastrofe umanitaria“, affermando che le forze russe hanno portato via dalla città oltre 2.000 bambini. “La loro posizione esatta è sconosciuta. Possono essere lì con o senza genitori: è spaventoso, li tengono come merce di scambio“, ha aggiunto il presidente ucraino. “Le forze armate russe stanno trasformando la città di Mariupol in polvere“, è l’allarme lanciato dal ministero degli Esteri di Kiev. Il ministro francese Jean-Yves Le Drian ha fatto appello a un’azione immediata in soccorso di questa “nuova Aleppo“.
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