Covid, tutte le nuove regole dal 1 aprile
Stop alla quarantena per contatti stretti con un positivo. Via il Green Pass rafforzato ma resta quello base
Con giovedì prossimo 31 marzo terminerà, come già annunciato dal Governo Draghi, lo stato di emergenza sanitaria per il Covid. Un regime di restrizioni che dura da due anni. La nuova fase della pandemia non consente di abbassare la guardia ma col 90% degli italiani vaccinati il peggio sembra alle spalle.
Covid in Italia oggi
La pandemia non si arresta e oggi nel nostro Paese tende a diventare progressivamente dominante la variante Omicron 2, meno grave ma ancora più contagiosa della Omicron. L’ultimo bollettino, di lunedì 28 aprile, segnala 30mila nuovi contagi e 95 vittime. Secondo il report ufficiale del Governo, quotidianamente aggiornato, i vaccinati completi (due dosi) sono l’89% della popolazione sopra i 12 anni. Il richiamo (terza dose) è stato assunto dal 93,7% dei vaccinati a 4 mesi dalla seconda dose.
Super Green Pass addio
L’Italia, dunque, guarda avanti e si prepara. Va verso il definitivo tramonto l’obbligo del Super Green Pass, il certificato che attesta l’avvenuta vaccinazione dal Coronavirus. Da venerdì 1 aprile non occorrerà più esibirlo in una serie di luoghi e situazioni, come previsto nel decreto del Governo Draghi dello scorso 17 marzo.
Non sarà più necessario sui luoghi di lavoro per gli over 50: basterà il Pass base, che si ottiene con l’avvenuta guarigione dal Covid o esito negativo del tampone. Il Super Green Pass non sarà più necessario per salire a bordo dei mezzi di trasporto pubblico locale, per accedere a uffici pubblici, banche, poste o per entrare nei negozi, tabaccherie comprese. Non servirà più neppure nei ristoranti all’aperto. Per i locali al chiuso e per la consumazione “al banco o al tavolo“, come per entrare negli stadi, servirà ancora il Pass base. Il Super Pass resterà in vigore fino al 30 aprile per centri benessere, sale gioco, discoteche, congressi ed eventi sportivi al chiuso.
Pass base, ecco dove servirà ancora
Fino al 30 aprile nei seguenti luoghi e situazioni
– bar e ristoranti al chiuso
– mense e catering continuativo (oggi base)
– accesso a cinema e teatri al chiuso
– accesso a eventi sportivi al chiuso (oggi rafforzato)
– studenti universitari
– centri benessere (oggi rafforzato)
– attività sportive al chiuso e spogliatoi
– convegni e congressi (oggi rafforzato)
– corsi di formazione (oggi base)
– centri culturali, sociali e ricreativi al chiuso (oggi rafforzato)
– concorsi pubblici (oggi base)
– sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò (oggi rafforzato)
– colloqui visivi in presenza con i detenuti negli istituti penitenziari (oggi base)
– feste al chiuso e discoteche (oggi rafforzato)
– mezzi di trasporto
Covid, che fare se positivi
Dall’1 aprile dovrà rimanere isolato a casa solo chi risulterà positivo al Covid. La quarantena durerà 7 giorni per chi ha 2 o 3 dosi di vaccino o è guarito di recente. Poi occorrerà un tampone negativo per attestare la fine dell’isolamento. Per i non vaccinati o i vaccinati con una dose la quarantena sarà di 10 giorni.
Contatti stretti con positivi
La novità riguarda coloro che hanno avuto contatti stretti con un positivo al Coronavirus. Chi avrà avuto un contatto stretto e rischia dunque di prendere il Covid dovrà applicare il regime dell’autosorveglianza. E non più della quarantena a casa. Dovrà cioè indossare la mascherina FFP2 per 10 giorni dall’ultimo contatto. Ma anche eseguire un test alla prima comparsa dei sintomi e, se ancora sintomatici, eseguire un tampone al 5° giorno successivo alla data dell’ultimo contatto.
Mascherine FFP2 e chirurgiche
Fino al 30 aprile resta l’obbligo di indossare le mascherine FFP2 per salire a bordo dei mezzi di trasporto, ma anche per gli spettacoli aperti al pubblico che si svolgono al chiuso o all’aperto in sale teatrali, sale da concerto, sale cinematografiche. Così come in locali di intrattenimento e musica dal vivo e in altri locali assimilati, eventi e competizioni sportive. Dall’1 aprile nei luoghi di lavoro sarà sufficiente indossare mascherine chirurgiche. Lo stesso vale per i lavoratori addetti ai servizi domestici e familiari. E resta l’obbligo di mascherine al chiuso, a esclusione delle abitazioni private.
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