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Mattarella agli atleti italiani: “La guerra è il contrario dello spirito olimpico”

Al Quirinale la restituzione del tricolore da parte dei medagliati alle Olimpiadi e Paralimpiadi invernali di Pechino 2022

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha ricevuto al Quirinale i medagliati olimpici e paralimpici italiani. Con loro una rappresentanza di atleti che ha partecipato ai Giochi invernali di Pechino 2022.

La cerimonia alla presenza di Mattarella si è aperta con l’esecuzione dell’inno nazionale da parte della Junior Orchestra dell’Accademia Nazionale di Santa Cecilia. Sono intervenuti il Presidente del Comitato Olimpico Nazionale Italiano, Giovanni Malagò, il Presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli e la Sottosegretaria di Stato alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Valentina Vezzali.

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Gli atleti italiani medagliati alle Olimpiadi. Foto Facebook @ConiNews

Le bandiere ‘tornano’ a Mattarella

Successivamente l’Alfiere della squadra olimpica, Michela Moioli e l’Alfiere della squadra paralimpica, Giacomo Bertagnolli, hanno riconsegnato al Capo dello Stato le bandiere nazionali con le firme degli atleti vincitori di medaglie. Sergio Mattarella ha rivolto un saluto ai presenti dopo aver consegnato agli atleti una medaglia ricordo. “Avete onorato la nostra bandiera con il vostro impegno e con i vostri risultati“. ha detto il Presidente. “Ogni mattina guardavo la colonnina del complesso delle medaglie che dà l’idea della quantità di talenti“.

Mattarella e la guerra in Ucraina

Poi Mattarella ha parlato della guerra in Ucraina, scoppiata dopo che erano terminate le Olimpiadi (9-20 febbraio 2022) e prima che si svolgessero le Paralimpiadi (4-13 marzo) . “La guerra – ha detto – è il contrario dello spirito olimpico“. “Aver continuato malgrado tutto ha rievocato il principio della pace, della libertà, della democrazia“. “Malgrado le immagini orribili si recuperi ragionevolezza nel mondo. Con il sostegno a chi resiste, con l’esortazione costante a ritrovare le ragioni della pace“. Un’esortazione alla “pace e alla collaborazione non è solo tale, è richiamo ai valori“.

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Michela Moioli e Giacomo Bertagnolli, Alfieri portabandiera. Foto Facebook @ConiNews

L’orgoglio degli Azzurri

È stata una bella avventura” ha dichiarato Michela Moioli, portabandiera olimpica a Pechino prima della cerimonia di riconsegna del tricolore al Quirinale. Al fianco della Moioli c’era Sofia Goggia. “Sono riuscita a fare qualcosa di incredibile” ha detto l’argento olimpico nella discesa libera. “Il resto delle polemiche pre gara sono solo chiacchiere. Sono soddisfatta di quello che ho fatto perché non era affatto scontato“. Al Quirinale anche la delegazione paralimpica capitanata dall’alfiere Giacomo Bertagnolli. “Siamo arrivati qui e per me è la quarta volta ma è sempre emozionante. È sempre bello non capita a tutti. Se siamo qui è perché abbiamo fatto bene. Poi c’è ancora Mattarella. Siamo sempre i soliti” ha detto scherzando il portabandiera paralimpico a Pechino.

Nel 2026 le Olimpiadi in Italia

È stata una paralimpiade particolare non solo per le emozioni, ci ha lasciato tanto” ha continuato il quattro volte medagliato a Pechino. “Il livello rispetto a 4 anni fa si è alzato, non ci aspettavamo questi risultati. Le prossime poi sono in casa(nel 2026, assieme alle Olimpiadi invernali, ndr.) e questo mi spinge a continuare. Ogni anno ci sono nuove motivazioni e Milano-Cortina è tra queste. Tra Corea e Cina si è sentita la mancanza del pubblico. Speriamo a Milano ci sia“.

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I medagliati italiani alle Olimpiadi Invernali 2022. Foto Facebook / @ConiNews

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Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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