Continua l’impegno delle famiglie reali europee nei confronti della situazione in Ucraina. Nel weekend il principe Carlo Filippo di Svezia e la moglie Sofia hanno preso parte ad un concerto con raccolta fondi per la causa. La regina Sonja di Norvegia, invece, ha fatto visita ai rifugiati ucraini.

I reali di Svezia, dunque, hanno assistito a un concerto dedicato all’Ucraina all’Arena Avicii. L’evento portava il titolo Hela Sverige skramlar, che tradotto in italiano recita L’intera Svevia trema. Si trattava di un concerto incentrato sulla centralità del tema dei diritti umani, la democrazia e, soprattutto, la crisi umanitaria causata dal conflitto.

La coppia principesca ha partecipato all’evento con l’ambasciatore ucraino in Svezia, Andriy Plachotnjuk, e sua moglie Viktoriia, nonché i membri delle sei organizzazioni selezionate che hanno ricevuto fondi dall’evento. Tutti gli introiti dei biglietti venduti sono destinati ad esse. Secondo la pagina Instagram di un cantante, la serata ha raccolto una somma incredibile: oltre 6,3 milioni di euro destinati all’Ucraina.

La regina Sonjia di Norvegia fa visita ai rifugiati ucraini

Intano la regina Sonja di Norvegia ha incontrato i rifugiati provenienti dall’Ucraina presso l’organizzazione umanitaria Caritas, dove ha ascoltato le testimonianze di donne e bambini che si sono rifugiati nel nord Europa. La regina ha incontrato alcuni bambini ucraini che hanno abbandonato le proprie case.

Dopo la visita, la Regina ha detto: “Sono molto felici di essere al sicuro. Una cosa è essere al sicuro, un’altra è avere una casa. Quella casa non è qui. È solo per ora. Anche se farete del vostro meglio. Tutti sperano e si augurano che questa guerra crudele finisca presto, in un modo o nell’altro. Ha fatto una forte impressione incontrare coloro che hanno sperimentato questa crudeltà nella guerra in Ucraina”.

La Sovrana ha proseguito nel suo discorso riportando anche i propri ricordi della guerra. A tale proposito ha detto: “Io stessa sono piuttosto vecchia, quindi ho anche vissuto la guerra. Sentivo l’allarme dell’aereo e scendevo nel seminterrato“. La Corte Reale ha condiviso il lavoro della Caritas nella zona di guerra affermando: “In Ucraina, più di 3.500 dipendenti e volontari della Caritas forniscono cibo, acqua e articoli per l’igiene e i bambini sono protetti e curati nel miglior modo possibile. Forniscono anche riparo e trasporto. Già nel primo mese di guerra, la Caritas ha aiutato più di 350.000 persone in Ucraina e decine di migliaia di profughi hanno ricevuto aiuto nei paesi destinatari“.

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