“Nel dubbio, esagera” è il suo mantra. Una carriera sfavillante di oltre cinquant’anni di moda che l’ha resa protagonista indiscussa della storia del fashion. Vivienne Westwood compie oggi 81 anni, la stilista che ha il merito di aver saputo contribuire a creare la fama del punk. 

La sua carriera ha inizio nel 1971, quando Vivienne insieme all’allora marito Malcom McLaren e futuro manager dei Sex Pistols, comincia a produrre vestiti e a venderli nella loro boutique al 430 di Kings Road, a Londra. Il negozio ha cambiato nome molte volte, segno che i due erano ben attenti alle tendenze del momento e a quello che i frequentatori desideravano. Prima Let It Rock, poi Too Fast To Live, Too Young To Diepoi SEX e infine World’s End. 

Vivienne-Westwood- wedding dress

Vivienne Westwood, la rivoluzionaria della moda

Negli Anni Settanta i coniugi contribuiscono a creare la fama del punk, portando magliette e giacche strappate e chiuse da spille da balia all’attenzione della moda. Vivienne Westwood è prima di tutto un’attenta conoscitrice della tradizione della moda britannica e l’esordio in passerella è un chiaro segnale di irriverenza alla classica sartoria, dai corsetti fino al tartan. La stilista con i suoi abiti, rappresenta il momento di svolta e di rinascita della creatività inglese, usando in modo sarcastico i simboli della società britannica e la sua moda tradizionale. La prima collezione, infatti, sfila nel marzo 1981 con il nome Pirate e dimostra quanto la designer sappia coniugare il DNA del suo Paese con uno stile più attento ai giovani, alle tendenze, alla strada. La sua ispirazione trae forza da varie influenze che derivano dall’amore per la storia, la pittura e l’impegno sociale e politico. 

Vivienne-Westwood-abito archivio

Negli Anni Novanta è lei a portare nella moda anche il New Romantic, nuovo segnale della sua innata capacità di cogliere i sentimenti dal basso e dare loro un palcoscenico internazionale. Ed è in quel periodo che Westwood conosce Andreas Kronthaler, suo studente di fashion design, che diventa socio, prima, marito, dopo.

Tra le prime stiliste a dichiarare che la moda è inquinante

Vivienne Westwood è stata tra le prime designer ad aver parlato di quanto l’industria della moda sia inquinante e distruttiva e a essersi impegnata in prima persona in diverse cause, dall’indipendenza della Scozia all’islamofobia, dalla contrarietà a Brexit fino a, ovviamente, l’ecologia. Negli anni la corona britannica l’ha insignita con due onoreficenze, quella da Ufficiale dell’Impero Britannico e quella da Dama di Commenda dell’Impero Britannico. Nel 2018, invece, il British Fashion Council le elargisce il riconoscimento con il Positive Change Award. Il motto della moda della Westwood si traduce in compra meno, scegli bene e fallo durare“. 

Vivienne-Westwood sfilata

La designer ha dato vita a Climate Revolution una piattaforma contenente con riflessioni, appuntamenti digitali e dal vivo, per ridurre l’inquinamento delle azioni individuali. Nel tempo ha aderito a varie cause ed è diventata membro dell’organizzazione dei diritti umani Liberty, madrina di Reprieve e supporter di Amnesty International e War Child. È ambasciatrice di Green Peace e ha disegnato il loro logo, nel 2013. Ha supportato attivamente CoolEarth associazione no profit che lavora per salvare le foreste pluviali e fermare il cambiamento climatico. Le collezioni della creativa sono tutte realizzate con materiali riciclati. Tra le curiosità che la riguardano ha creato il famoso abito da sposa indossato da Sarah Jessica Parker in Sexy and the City.

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