La pandemia di Covid non è finita e adesso l’Italia si prepara alla quarta dose di vaccino. Lo conferma il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa, che annuncia il vertice dell’Aifa in merito a questo tema.  

Sulla quarta dose l’Agenzia italiana del farmaco (Aifa) si dovrebbe riunire il 12 aprile per fornirci le indicazioni che poi dovremo accogliere” dice Costa a Radio Anch’io su Radio Uno. “A oggi è ragionevole pensare che si proceda con la quarta dose per i più anziani” cioè i cittadini con più di 80 anni. “Questo, a oggi, è l’intendimento della comunità scientifica“.

Il sottosegretario alla Salute, Andrea Costa. Foto Twitter @CostaAndrea70

Il Covid non molla la presa, anche a causa della variante Omicron 2, e dunque le autorità ritengono che non si debba abbassare la guardia. “Sulla quarta dose l’Ema si è espressa e ha indicato di procedere per le fasce d’età più anziane” aggiunge. “L’Aifa si esprimerà a giorni e dovrebbe essere in linea con le indicazioni arrivate da Ema“. Dal primo maggio, ricorda il sottosegretario alla Salute, le regole anti-Covidcambieranno: ci sarà un ulteriore allentamento per il Green Pass che, sostanzialmente, non si richiederà più”. “L’unica riflessione è sulle mascherine al chiuso. Se toglierle completamente o mantenerle in alcune circostanze” spiega Andrea Costa.

Mascherine al chiuso e all’aperto

Sulle mascherine – aggiunge Costa – credo che gli italiani in questi due anni abbiano maturato una consapevolezza e una responsabilità molto diversa rispetto a due anni fa. Faccio l’esempio delle mascherine all’aperto. Nonostante abbiamo tolto l’obbligo ormai da due mesi vediamo cittadini che continuano a indossarla“. “Per quanto riguarda le mascherine all’interno possiamo trasformare l’obbligo in una raccomandazione“. conclude Costa. “Dopodiché ci possono essere particolari situazioni come nel trasporto, nelle metropolitane, negli autobus, nei treni, dove forse conviene mantenere l’obbligo delle mascherine ancora per un po’. Visto che il numero dei contagi è ancora alto“.

Il Covid e i vaccini

Dal Report Altems dell’Università Cattolica emerge che a completare il ciclo vaccinale anti Covid in Italia è stato il 77,8% della popolazione. La copertura più alta si registra in Toscana ed è pari all’81,9%. La più bassa nella Provincia autonoma di Bolzano, dove la percentuale di individui che hanno completato il ciclo vaccinale è ‘solo’ del 70,9%. Inoltre, secondo Altems, la regione con il tasso di copertura più elevato per la prima dose nella fascia d’età 50-79 anni è il Molise (93,6%) mentre la regione con la percentuale minore di vaccinati nella stessa fascia è il Friuli-Venezia Giulia (85,4%). Il Molise è anche la Regione con la copertura maggiore nella fascia di età 5-19 anni (71,6%). Sul territorio nazionale, la copertura vaccinale delle prime dosi nella fascia d’età 50-79 anni è dell’89,4%, mentre nella fascia d’età 5-19 anni è del 61,6%.

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