Nonostante la drammatica situazione, l’Ucraina non si ferma. Arriva infatti nelle sale italiane Bad roads – Le strade del Donbass. Il film ha ottenuto diversi riconoscimenti internazionali, facendosi notare anche alla 77a Mostra del Cinema di Venezia. Ecco dunque cosa aspettarsi.

Presentato alla 35. Settimana della Critica a Venezia 2020 dove è stato insignito del Premio Circolo del Cinema di Verona, il film è tratto dall’omonima pièce della stessa regista, oggi rappresentata nelle piazze e nei teatri delle capitali europee. Il film stato inoltre selezionato dall’Ucraina agli Oscar 2022 come Miglior Film Internazionale.

Al contempo è designato designato Film della Critica dal Sindacato Nazionale Critici Cinematografici Italiani SNCCI con la seguente motivazione: “Quattro storie ambientate lungo le strade del Donbass testimoniano l’orrore della guerra in un monito universale. Tratto da uno spettacolo teatrale firmato dalla stessa autrice, il film alterna toni e registri senza mai allentare la tensione, con stile rigoroso e quasi documentario, aggiungendo all’intensità della violenza note di surrealismo e humor nero. Lo sguardo potente e schietto della regista si posa in particolare sui corpi delle donne, ma la denuncia della banalità del male travalica qualsiasi confine geografico o di identità: ci riguarda tutti.”

Courtesy of Press Office

Bad roads – Le strade del Donbass, la quotidianità della guerra vissuta in diversi modi

Con uno stile documentaristico, Bad roads – Le strade del Donbass racconta quattro diverse storie. Ciascuna costituisce una risposta che le persone possono dare per sopravvivere al caos della guerra. Il tutto, attraverso altrettante testimonianze di una quotidianità a volte assurda ambientate lungo le strade del Donbass. Questa è la tristemente nota regione dell’Ucraina orientale, nel pieno del conflitto iniziato nel 2014.

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Al centro della trama quattro vicende di amore, odio, fiducia, tradimento e violazione dei confini personali proiettate sullo sfondo della violazione dei confini nazionali. Le quattro vicende, in apparenza distinte e separate, in realtà sono unite dal fluire del racconto di un unico grande destino comune. Le storie hanno difatti luogo in un mondo dove sembra non ci sia un domani, Ma è anche un mondo in cui non tutti sono indifesi e miserabili e anche le vittime più innocenti possono improvvisamente prendere il controllo.

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Le parole della regista

Le strade secondarie del mio film ci portano in zone di conflitto, dove le persone che vivono nella paura e nell’odio hanno imparato ad affrontare situazioni terribili” – ha dichiarato nel 2020 la regista Natalya Vorozhbit – “e hanno trovato modi straordinari per emergere come sopravvissuti. Il film descrive la violenza che esce dal nulla scatenando un grande conflitto. Provo sempre a catturare l’ambiguità e usare l’ironia anche nelle storie più difficili. Quando si parla di cose spaventose solo in modo spaventoso, si ribadisce solo l’evidente. Con Bad Roads voglio spaventare coloro che pensano che questa guerra sia molto lontana da loro e non li riguardi. La guerra è vicina, non sei mai pronto.

L’invasione dell’Ucraina da parte della Russia il 24 febbraio 2022 ha interrotto le riprese del secondo film della cineasta, Demons, anch’esso incentrato sulla relazione tra Russia e Ucraina. Sui social, Natalya Vorozhbit ha recentemente dichiarato: “Speravo che la mia opera Bad Roads avesse valore solo come riflesso del passato e non mi dà alcuna soddisfazione la sua rilevanza in questo momento.”

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