Buon compleanno al n.1 del tennis italiano Matteo Berrettini. Oggi 12 aprile il gigante romano – 196 cm – compie 26 anni. Ha infiammato il tifo azzurro con un 2021 di grandi risultati che hanno incollato alla tv l’Italia intera, come nella finale di Wimbledon. Fermato purtroppo più dagli infortuni che dagli avversari sul campo. 

Nel pomeriggio del 12 luglio del 2021 Matteo Berrettini ha compiuto il miracolo sportivo di raggiungere con una cavalcata strepitosa la finale dei Championship. Il primo italiano della storia, capace di fare meglio sia del tennista monumento Nicola Pietrangeli che nel 1960 si è fermato in semifinale, che del grande Adriano Panatta che nel 1979 aveva raggiunto i quarti. Poi c’è il miracolo del successo di pubblico che segue l’atleta nostrano: sempre quel pomeriggio ben 5.8 milioni di italiani preferirono il servizio potente del romano e il suo rovescio tagliato tra i canali satellitari Sky e la trasmissione in chiaro su TV8: pari al 34% di share. Non era successo mai!

L’erba di … Matteo

D’altronde lo aveva messo in chiaro agli addetti ai lavori e agli amanti del tennis al Queen’s: il torneo sull’erba londinese che precede proprio Wimbledon, vincendolo di potenza e classe. Che il suo mirino poteva inquadrare ben altro – come poi ha fatto – e che la superficie poteva trasformare un apparente punto di debolezza – il rovescio tagliato (colpo di cui deve sempre controllare la percentuale di errore) – in un punto di forza: e così è stato. Non che la finale del Mille a Madrid persa contro uno dei migliori Alexander Zverev della stagione qualche mese prima avesse mostrato un “brutto Matteo”. Missione difficilissima, quasi impossibile quest’ultima.

Quello che impressiona del romano non è solo la potenza di cui madre natura lo ha dotato, ma la solidità mentale, soprattutto nei punti decisivi del match: come quando annulla le palle break con gli acescenta. Matteo è capace di “scavare dentro di sé fino a che non trova il cielo“, ha spiegato il suo mental coach Stefano Massari. “È così che trovo le motivazioni extra per fare un passo in più, migliorarmi, crescere. Ci credo veramente: prima o poi voglio alzare la coppa del primo posto di uno Slam, non del secondo” – ha dichiarato subito dopo l’impresa inglese proprio Berrettini.

L’allure che Berrettini dona al tennis e allo sport italiano tutto

La sfilata come ospite d’onore della Nazionale di calcio di Roberto Mancini, che sempre quel 12 luglio si è laureata Campione d’Europa, ha incastonato Matteo Berrettini in quel 2021 straordinario che ha innalzato lo sport italiano nell’Olimpo. E lui a suon di vittorie è salito al n.6 della classifica mondiale.
Più vinceva sul campo, più il mondo della moda prima, e dello spettacolo poi si accorgevano dell’effetto Berrettini. Matteo è uno dei brand ambassador di Boss, tra modelle e influencer spopola in tutto il mondo e non a caso noi di VelvetMAG lo abbiamo scelto in questa bella campagna per la nostra copertina di febbraio.

Photo Credits: Mikael Jansson

Poi proprio lo scorso febbraio, subito dopo la semifinale agli Australian Open – altro record italiano – ha cementato ancor di più la sua posizione con il grande pubblico partecipando come super ospite al Festival. Come ha spiegato brillantemente Luciana Littizzetto commentando la sua apparizione in smoking a Sanremo: “mi è venuta una grande voglia di giocare a tennis… si è sentito un boato (di approvazione, n.d.r.) in tutta Italia… delle mie amiche che non si sono ancora riprese“.

Il ritorno in campo di Matteo Berrettini

Poi è arrivata la citazione nella classifica di Forbes e la prima posizione tra i tennisti nella valutazione del suo engagement rate sui social: tutti segnali che Matteo Berrettini piace nella vita e da sportivo. Ma è soprattutto sul campo da tennis che lo aspettiamo. Sul finire della scorsa stagione l’infortunio agli addominali non gli ha impedito di tornare e di conquistare le semifinali in Australia. Ora deve rientrare dopo l’operazione alla mano; purtroppo non sarà presente agli Internazionali di Roma di quest’anno – al via il 2 maggio – e nulla ancora come ha dichiarato il suo coach Vincenzo Santopadre, si sa sui tempi di rientro.

In tempo per il Roland Garros? Con una certezza: non compromettere la stagione sull’erba. E’ il momento di rispettare quello che Berrettini ha definito in un’intervista a la Repubblica come un pregio-difetto del suo carattere: “Sono impietoso con me stesso. Ma tanto, tanto, tanto. Faccio tutto io: mi rompo le palle da morire.” Oggi goditi il compleanno, ma pensa a tornare quanto prima. Ti aspettiamo sul campo con il pugnetto che significa forza e vittoria. Il marchio del Martello!


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