Ucraina, Putin: “Assalto all’Azovstal annullato. Chi si arrende ha salva la vita”
Ma il presidente russo ordina di "non far passare una mosca". Di fatto 2mila ucraini sono sepolti vivi nei bunker. Bandiere rosse dell'Urss nelle zone occupate
Guerra in Ucraina: la città di Mariupol sarebbe passata sotto il completo controllo russo. Vladimir Putin: “Chi si arrende ora avrà salva la vita, ho annullato l’assalto all’acciaieria“. Obiettivo: evitare di perdere truppe nell’attacco a una fortezza inespugnabile con 2mila ucraini asserragliati. Ma “non dovrà volare una mosca“. Il destino di chi è dentro, fra chilometri di cunicoli, bunker e tunnel, è segnato.
Mariupol sotto controllo russo: lo ha comunicato il ministro della Difesa della Russia Sergej Shoigu. E Putin ha affermato che tutti coloro che si arrendono ai soldati russi hanno la garanzia che la loro vita sarà risparmiata. Lo riportano le agenzie di stampa russe. Al momento dell’accerchiamento di Mariupol da parte delle truppe russe, attorno ad Azovstal c’erano 8.100 tra combattenti ucraini e mercenari stranieri, ha affermato Shoigu. Di poche ore fa il drammatico appello ai leader del mondo del capo dei marines ucraini, dagli ‘abissi’ di Azovstal.
Mariupol: la situazione
Putin ha commentato che “la liberazione di Mariupol è un successo“. E ha annullato l’operazione per prendere d’assalto l’acciaieria Azovstal, indicando la necessità di salvare le vite delle truppe. Di fatto Azovstal è una fortezza inespugnabile, in grado di ospitare migliaia e migliaia di persone. Costruita durante la Guerra Fredda dall’Urss a prova di attacco nucleare. Putin ha chiesto che il sito industriale resti ‘sigillato’ in modo che “non possa passare una mosca“. Chi è all’interno verrà preso per fame? Non si può escludere. Secondo i russi oltre 4mila dei circa 8mila soldati della difesa di Mariupol sono stati eliminati. Sarebbero 1.478 quelli che si sono arresi, ha riferito Shoigu. Serviranno ancora 3-4 giorni per completare le operazioni, ha detto il ministro della Difesa. Adesso ci sarebbero 2mila militari ucraini nei sotterranei di Azovstal.
Continuano comunque le operazioni di evacuazione di civili da Mariupol. Lo annuncia la vice prima ministra ucraina Iryna Vereshchuk su Telegram. A Mariupol “oggi continuiamo a evacuare donne, bambini e anziani“, afferma Vereshchuk, precisando che l’imbarco sugli autobus inizierà alle 14 ora locale. “La situazione della sicurezza è difficile. Potrebbero esserci dei cambiamenti“, ha aggiunto. Si attende invece l’arrivo in zona sicura dei “quattro autobus di evacuazione” che sono riusciti a lasciare la città il 20 aprile lungo il corridoio umanitario. “Hanno passato la notte a Berdyansk e ora sono diretti a Vasylivka. Li stiamo aspettando presto a Zaporizhzhia“.
L’Ucraina: “Armi a Kiev, adesso“
E appare soddisfatto il presidente dell’Ucraina, Volodymyr Zelensky, per le armi dell’Occidente. “Sono molto lieto di dire, con cauto ottimismo, che i nostri partner hanno iniziato a capire meglio le nostre esigenze” afferma nel suo quotidiano video messaggio. Ora capiscono “di cosa abbiamo bisogno e di quando esattamente ne abbiamo bisogno. Non tra settimane o tra un mese, ma immediatamente, in questo momento, mentre la Russia sta cercando di intensificare i suoi attacchi“.
Russia: “Ecco quando ci fermeremo“
A Mosca si precisano intanto i ‘contorni’ del conflitto scatenato con l’invasione del 24 febbraio. La guerra della Russia in Ucraina terminerà quando la NATO smetterà di utilizzare il territorio ucraino per minacciare la Federazione Russa. Lo ha detto l’alto funzionario del ministero degli Esteri, Alexey Polishchuk, all’agenzia di stampa Tass. “L’operazione militare speciale terminerà quando i suoi compiti saranno assolti. Tra questi ci sono la protezione della popolazione pacifica del Donbass, la smilitarizzazione e la denazificazione dell’Ucraina, nonché l’eliminazione delle minacce alla Russia provenienti dal territorio ucraino a causa della sua presa da parte di paesi NATO“. L’operazione militare “si sta svolgendo come previsto” e che “tutti i suoi obiettivi saranno raggiunti“.
Ucraina, issate le bandiere rosse
Secondo la Cnn in varie zone dell’Ucraina che i russi hanno occupato sventola la bandiera rossa dell’Unione sovietica della vittoria della Seconda Guerra mondiale. Ciò in vista della celebrazione del 9 maggio: quando in Russia si celebra il Giorno della Vittoria (9 maggio 1945). Le truppe russe avrebbero issato grandi bandiere rosse a Kherson e Kreminna, occupate dall’esercito di Mosca. Ma anche in cima all’edificio del consiglio regionale nella città di Henichesk, nella provincia di Kherson (Ucraina meridionale). Il 9 maggio 1945 la bandiera rossa sventolò sopra il Reichstag di Berlino, quando i nazisti si arresero ai sovietici.
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