All’Udienza Generale di mercoledì 27 aprile Papa Francesco ritorna a sottolineare l’importanza di fermare la guerra e ascoltare l’incessante grido di pace. Un messaggio che il Santo Padre rivolge a tutti i pellegrini del mondo in ascolto della catechesi.

Anche l’Udienza Generale di mercoledì 27 aprile è dedicata al dialogo e all’esortazione verso una pace lontano dalle guerre. Papa Francesco, infatti, esorta i governati di tutto il mondo ad ascoltare il grido di pace che proviene dai popoli afflitti e riporre le armi per sempre.

Partendo dal messaggio contenuto nella catechesi odierna e dedicato all’alleanza tra giovani e anziani, il Santo Padre sottolinea come questo dialogo profondo tra generazioni possa essere la via da seguire per mettere fine ai conflitti e rilanciare il futuro.

Alleanza tra giovani e anziani come fulcro della pace

È una catechesi che, ancora una volta, torna sul tema drammatico e quanto mai attuale della guerra, quella tenuta da Papa Francesco in occasione dell’Udienza Generale di mercoledì 27 aprile. Dopo aver rinnovato il suo accorato appello, nel corso dell’Angelus di domenica 24 aprile, ad una tregua pasquale che metta definitivamente fine al conflitto, Papa Francesco torna incessantemente al tema della pace anche nel corso della catechesi odierna.

Partendo dalla promozione del dialogo tra le generazioni, Papa Francesco ricorda: “In questo momento difficile in cui l’umanità è assetata di pace e di fraternità, è urgente che l’alleanza tra anziani e giovani sia feconda e porti ciascuno, nel suo stato di vita, ad essere testimone e mediatore delle benedizioni di Dio tra i popoli“. Un’alleanza fondamentale che il Santo Padre indentifica come la strada percorribile per mettere fine alla guerra; per rilanciare un futuro di pace.

Papa Francesco si rivolge ai governanti

L’appello di Papa Francesco è rivolto a tutti e soprattutto ai governati; a chi ha il potere materiale per poter agire e fare in modo che le armi vengano riposte. Infatti, salutando i pellegrini di lingua portoghese il Santo Padre esorta: “Vi chiedo di perseverare nella preghiera incessante per la pace. Tacciano le armi, affinché quelli che hanno il potere di fermare la guerra, sentano il grido di pace dell’intera umanità!“. E proseguendo con i suoi saluti, rivolgendosi alla delegazione del Ministero della Difesa della Repubblica di Croazia, Papa Francesco ha chiesto di essere operatori di pace: “Cari amici, l’incontro quotidiano e il cammino con il Signore risorto faccia ardere i vostri cuori affinché, con entusiasmo, possiate testimoniare la fede e proclamare le grandi opere di Dio, come veri operatori della pace nella società e nel mondo“.

Rivolgendosi ai fedeli polacchi Papa Francesco ha ricorda l’anniversario della canonizzazione di San Giovanni Paolo II, esempio di pace e conciliazione. Ed infine, prima di lasciare l’Aula Paolo VI al termine dell’Udienza Generale, Papa Francesco ha ringraziato i fedeli di Vignale Monferrato; quest’ultimi si sono spesi, con un grande gesto di solidarietà, affinché un giovane immigrato Ghanese, malato terminale, potesse ricongiungersi con la sua famiglia. E dopo aver ricordato l’importanza di amare tutti i fratelli, specie quelli più bisognosi, il Santo Padre si congeda scusandosi del fatto che a causa del suo problema al ginocchio si è trovato costretto a rimanere seduto.

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