Ucraina, evacuazioni da Azovstal: “Rivedo il sole dopo 2 mesi di buio”
Lavrov: "Italia in prima fila contro di noi, e anche Hitler era ebreo come Zelensky". Furia Israele, convocato ambasciatore russo
Guerra in Ucraina, il ministro degli Esteri russo, Serghej Lavrov, intervistato a Zona Bianca su Rete 4 afferma: “L’Italia è in prima fila tra chi promuove sanzioni anti-russe: per noi è stata una sorpresa“. Tutti i capi di Stato dei paesi che forniscono armi a Kiev devono essere consegnati alla giustizia come criminali di guerra, sostiene sul suo canale Telegram Vyacheslav Volodin, presidente della Duma.
A Zona Bianca, ieri 1 maggio, su Rete 4, Lavrov ha parlato anche della questione del gas russo. I paesi europei devono pagarlo in rubli, ha detto, perché “hanno rubato” a Mosca le sue riserve valutarie in dollari ed euro. Mosca, dice il ministro russo, non punta a “rovesciare Zelensky“, ma a “che dall’Ucraina non vengano più minacce per la Russia“. Il ministro degli Esteri ucraino, Dmitry Kuleba, ha ribadito la sua posizione. “L’unico modo per riportare la pace è ripristinare la sovranità di Kiev su tutto il paese“, ha affermato.
Attacchi a Kharkiv, Donetsk, Belgorod
Sono almeno 8 i civili uccisi ieri in bombardamenti russi nelle regioni di Kharkiv e Donetsk in Ucraina. Nella notte fra ieri e oggi 2 maggio si sono verificate esplosioni nella città russa di Belgorod, non lontano dal confine orientale dell’Ucraina. Il capo di stato maggiore russo, generale Valery Gerasimov, ha visitato sabato scorso il fronte, secondo i media americani. Si sono diffuse notizie, non confermate, su un suo presunto ferimento.
Ucraina, evacuazioni da Azovstal
Sono riprese questa mattina alle 7 (le 6 in Italia) le operazioni di evacuazione dei civili da Mariupol. Lo ha reso noto il Consiglio comunale della città ucraina, secondo quanto riporta il Kyiv Independent. Gli autobus partono dal centro commerciale di Port City. Un centinaio di persone hanno lasciato la città ieri 1 maggio. Ce ne potrebbero essere ancora diverse centinaia sotto l’acciaieria Azovstal. “Non ci posso credere…due mesi di buio…“, ha detto Natalia Usmanova, una donna fra i circa 100 civili che ieri hanno potuto lasciare il labirinto di tunnel, bunker e cunicoli di Azovstal. A raccogliere la sua testimonianza è stata la Bbc. “Non abbiamo più visto la luce del sole, avevamo paura“, ha proseguito la donna, che ha parlato ai reporter nel villaggio di Benzimenne, nell’Ucraina orientale sotto controllo russo.
“Quando siamo saliti sul bus (per l’evacuazione, ndr.) ho detto a mio marito: non dovremo più andare al bagno con una torcia elettrica?“, ha raccontato Natalia emozionata e incredula. “E non dover usare un sacchetto o un cestino come bagno e una torcia“. “Siamo andati lì (alla Azovstal, ndr.) per una nostra libera scelta, come i lavoratori della fabbrica, per salvarci“, ha spiegato la donna. “Quando abbiamo capito che stavano arrivando sempre più vicino a noi e siamo diventati sempre più spaventati, abbiamo cercato di andarcene. Sapevamo dei corridoi umanitari e delle evacuazioni. Ma non ci siamo riusciti“, ha detto ancora Usmanova. “E quando sono iniziati i bombardamenti ho pensato che il mio cuore si sarebbe fermato e non sarei sopravvissuta. I bombardamenti erano così forti e iniziavano a colpire vicino a noi“, ricorda.
Lavrov, Hitler e Israele
Tornando a Lavrov occorre sottolineare un altro passaggio della sua intervista su Rete 4 sulla guerra in Ucraina, perché si è aperto un incidente diplomatico con Israele. “Che il presidente Volodymyr Zelensky sia ebreo non ha alcun significato – ha detto il ministro russo – Secondo me anche Hitler aveva origini ebraiche, i maggiori antisemiti sono proprio gli ebrei“. Lavrov ha quindi ribadito le accuse a Kiev di servirsi di forze “neonaziste” come il battaglione Azov. “Gente – ha affermato – che ha tatuata sulla pelle la svastica, che legge e approva il Mein Kampf“.
1. The remarks of Russian FM Lavrov are absurd, dangerous and deserve of condemnation. Lavrov is propagating the inversion of the Holocaust – turning the victims into the criminals on the basis of promoting a completely unfounded claim that Hitler was of Jewish descent. 1/2
— Dani Dayan (@AmbDaniDayan) May 2, 2022
Ma sul punto delle presunte – e mai provate – origini ebraiche di Hitler da parte di suo nonno paterno biologico – un uomo mai identificato con certezza – da Israele si sono levate forti proteste. Quelle del ministro russo sono frasi “false, deliranti e pericolose” ha detto Dani Dayan, presidente di Yad Vashem, il Museo per la Memoria della Shoah di Gerusalemme.
Sono affermazioni – ha aggiunto Dayan, citato dai media – “degne di ogni condanna“. E non basta. Il ministero degli Esteri israeliano ha convocato l’ambasciatore russo a Tel Aviv per “chiarimenti“. E ha definito “gravi” le affermazioni di Lavrov. Sono “imperdonabili e oltraggiose“, e “un terribile errore storico“.
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