MondoNewsPrimo piano

Parigi, colpo alla gioielleria Chanel a due passi da Place Vendôme

Bottino forse di 3 milioni di euro. L'azione è durata almeno 10 minuti: troppi per dei professionisti, che adesso sono braccati

È caccia all’uomo a Parigi dopo un rapina a mano armata in pieno giorno e in mezzo alla folla nella gioielleria Chanel della centralissima rue de la Paix, a due passi da Place Vendôme. Ma si dubita che si tratti di professionisti, sebbene armati di fucili AK-47 Kalashnikov e armi automatiche. 

Giovedì 5 maggio, attorno alle 14:30, almeno 4 persone armate, il volto coperto da caschi scuri, hanno razziato il locale e sono fuggite in sella a due motociclette. Secondo il quotidiano Le Parisien il bottino ammonterebbe a 2 o 3 milioni di euro. La polizia ha sigillato l’intera area e la prefettura di Parigi ha raccomandato ai cittadini di evitare di recarsi in zona, anche attraverso messaggi sui social.

Gioielleria rapinata, l’ennesima

Ed proprio sui social che è comparso un video (vedi sopra) di un testimone che si trovava a pochi metri dai fatti e che mostra 3 dei 4 banditi uscire dalla gioielleria appena rapinata, mentre un quarto li aspetta fuori, e darsi alla fuga in mezzo alla gente. Secondo le forze dell’ordine non ci sarebbero feriti. Un’azione da professionisti? Non è detto. Anzi, secondo testimonianze raccolte da Le Parisien, i banditi sarebbero rimasti all’interno della gioielleria Chanel almeno 10 minuti. Un tempo lungo, troppo forse, per ‘chi è del mestiere’.

Rue de la Paix, un nome che stride con l’azione a mano armata di oggi alla gioielleria Chanel, si trova sull’asse TuileriesVendômeOpéra. Luoghi tanti ammirevoli e affascinanti per i parigini come per i turisti, quanto forieri di ‘scene da film’ ma reali, e piuttosto pericolose. Non è certo la prima volta, infatti, che attorno all’area di Place Vendôme, dove hanno sede il ministero della Giustizia e il mitico Hotel Ritz, in cui alloggiò per l’ultima notte della sua vita Lady Diana Spencer, boutique e gioiellerie di extra lusso vengono svaligiate.

La colonna napoleonica di Place Vendome a Parigi

Il colpo ai danni di Bulgari

Risale allo scorso 7 settembre, ad esempio, un’altra spettacolare rapina, subita dalla gioielleria Bulgari. Dopo un’azione fulminea i rapinatori si dettero alla fuga portandosi via un bottino da circa 10 milioni di euro e separandosi. In 3 a bordo di una Bmw grigia, altri 2 su altrettanti scooter. Il conducente dell’auto fuggendo a tutta velocità non aveva esitato a invadere i marciapiedi seminando il panico fra i passanti. Il veicolo aveva compiuto un percorso di un paio di chilometri circa, prima che i banditi l’abbandonassero dileguandosi a piedi. Un poliziotto aveva aperto il fuoco ferendo a una gamba uno dei rapinatori, poi fermato. Le forze dell’ordine avevano arrestato un secondo uomo, che si era rifugiato nel parcheggio sotterraneo del celebre Forum des Halles. Gli altri componenti della banda erano riusciti a sparire nel nulla.

Polizia Francia Parigi
Foto Twitter @prefpolice

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

Pulsante per tornare all'inizio