Prosegue senza sosta a Cuba l’intervento dei soccorritori per cercare di salvare chi ancora si trova sotto le macerie dello storico Hotel Saratoga all’Avana. La struttura è semidistrutta a causa di un’esplosione avvenuta il 6 maggio alle 11 ora locale. 

Secondo la televisione di Stato cubana, di almeno una donna si sa con certezza che è in vita, intrappolata sotto i cumuli di detriti dei muri crollati. È salito intanto ad almeno 26 morti e oltre 50 feriti il bilancio della tragedia. Nella scuola elementare che si trova accanto all’edificio dell’albergo colpito dall’esplosione sarebbero rimasti feriti 9 bambini.

Il Presidente cubano Miguel Díaz-Canel visita una bimba ferita. Foto Twitter @DiazCanelB

“È solo uno sfortunato incidente”

Il Governo cubano esclude attentati terroristici e parla di “incidente“. Il Presidente della Repubblica, Miguel Díaz-Canel, ha fatto diramare un comunicato in cui afferma che “non è stata una bomba o un attentato, ma solo uno sfortunato incidente“. Per il Governo l’esplosione sarebbe legata a un errore durante un travaso di gas liquido. Perché, dunque, c’è chi ha pensato a un atto omicida? La memoria storica dei cubani rimanda agli Anni Novanta, quando avvennero diversi attentati in strutture ricettive della capitale dell’isola caraibica.

Attentati agli hotel dell’Avana

Nel luglio 1997 ci fu chi piazzò esplosivi all’Hotel Capri e all’Hotel Nacional. In entrambi i casi vi furono danni materiali. All’Hotel Nacional l’esplosione provocò anche il ferimento di 3 persone. Un anno nero il 1997, e un giorno nerissimo il 4 settembre, quando fu la volta degli Hotel Chateau Miramar e Copacabana, e del complesso alberghiero Neptuno-Tritón. Altre tre rinomate strutture ricettive in cui avvennero esplosioni. All’Hotel Copacabana perse la vita a causa di un attentato un italiano: l’imprenditore genovese Fabio Di Celmo, di 32 anni. La notte di quello stesso giorno, infine, un ordigno esplose nel ristorante la Bodeguita del Medio, ferendo lievemente tre persone.

Soccorritori di notte all’Hotel Saratoga esploso all’Avana. Foto Twitter @DiazCanelB

Un quarto di secolo dopo, ieri 6 maggio, la maxi esplosione all’Hotel Saratoga, un 5 stelle da 96 camere in stile neoclassico. Si trova vicino al Teatro Martì, di fronte al Parco della Fratellanza, nei pressi del Campidoglio. La facciata principale dell’albergo è distrutta: i primi quattro piani sono completamente sventrati. La strada antistante è rimasta disseminata di detriti e schegge di vetro. L’albergo di lusso, che in passato ha ospitato anche vip del mondo dello spettacolo, da Madonna a Beyoncé, aveva chiuso i battenti durante la pandemia di Covid e avrebbe dovuto riaprire il prossimo 10 maggio dopo lavori di restyling.

Foto Twitter @ACN_Cuba / Omara Garcia