Il re Abdullah e la regina Rania di Giordania sono i destinatari del prestigioso premio Path for Peace, assegnato durante una cerimonia a New York City. La cerimonia di premiazione ha avuto luogo lunedì 9 maggio in contemporanea con la visita di stato del re Abdullah negli Stati Uniti d’America.

Il premio Path for Peace è un prodotto dell’omonima fondazione, che è affiliata alla Missione di Osservatorio Permanente della Santa Sede presso le Nazioni Unite. Questo premio, dunque, è un’emanazione indiretta dello Stato del Vaticano.

Il premio viene assegnato a persone o enti il ​​cui lavoro è stato apprezzato per la promozione del dialogo interreligioso e degli sforzi umanitari. Il re e la regina hanno mostrato negli ultimi anni un grande impegno a servizio di cause umanitarie.

Il premio del Vaticano assegnato al re Abdullah e alla regina Rania di Giordania

La fondazione Path for Peace ha dichiarato di aver assegnato il premio al re Abdullah e alla regina Rania di Giordania “per apprezzare il ruolo delle Loro Maestà nella promozione dell’armonia e del dialogo interreligioso, nonché per rafforzare le prospettive di pace e gli sforzi umanitari della Giordania per ospitare i rifugiati“. Già da anni, infatti, la Giordania appare come “un’oasi di stabilità” in un’area del mondo in cui è in corso un conflitto permanente.

La situazione fondamentalmente pacifica della regione, ha reso il paese una delle mete preferite per i rifugiati provenienti da tutto il Medio Oriente e da alcune parti del continente africano. I sovrani, dunque, hanno mostrato grande accoglienza nei confronti dei rifugiati di guerra. Il loro atteggiamento li ha portati a vincere l’ambito premio. Il re Abdullah ha potuto ritirare di persona il premio dal momento che si trova negli Stati Uniti per una visita di stato iniziata venerdì 6 maggio.

La visita del sovrano proseguirà – secondo l’agenda ufficiale dei suoi impegni – con una visita a Washington, dove non è chiaro se incontrerà o meno il presidente Biden. Il re Abdullah e la regina Rania sono in ottimi rapporti con le democrazie occidentali e intrattengono rapporti di cooperazione con i maggiori paesi europei. Il sovrano ha iniziato la sua visita in Florida, dove ha discusso delle crescenti minacce alla sicurezza nell’area della Giordania.

Ha parlato anche della necessità di rafforzare i legami di difesa tra le nazioni. A New York, oltre che ricevere il premio, sono emersi argomenti come la necessità di proteggere la popolazione cristiana nel mondo arabo. A tale proposito è attesissimo l’incontro con i leader cristiani.