La versatilità di Rami Malek, da hacker giustiziere ad icona musicale
Una carriera brillante, partita con "Una notte al museo", evolutasi con "Mr. Robot" e infine acclamata con "Bohemian Rhapsody"
La carriera di Rami Malek ha avuto un debutto fortunato con la trilogia di Una notte al museo, ma ha raggiunto la popolarità dapprima con Mr. Robot e infine con Bohemian Rhapsody.
Non è un compito facile interpretare icone musicali che non ci sono più. A breve quel ruolo toccherà ad Austin Butler per il biopic su Elvis, ma non molto tempo fa la stessa sorte è toccata a Rami Malek. E forse interpretare Freddie Mercury è un’esperienza one of a kind, così preziosa da avergli permesso di vincere il suo primo Oscar. Ha portato a casa la statuetta come migliore attore protagonista nel 2019. Tutto merito di Bohemian Rhapsody, il film biografico che racconta la storia di Freddie Mercury e dei Queen dagli esordi fino alla sua scomparsa.
Freddie Mercury è un’icona del panorama musicale e la sua fama ha spinto Hollywood a realizzare un film che raccontasse la sua travagliata storia, mischiando pubblico e privato. E a rappresentarlo sul grande schermo è stato Rami Malek, un attore che fino ad allora ha bazzicato sul grande schermo senza mai brillare del tutto.
Il successo di Rami Malek
In molti forse non sanno che Rami Malek ha debuttato dapprima in televisione in un episodio di Una mamma per amica. La sua esperienza sul piccolo schermo è stata piuttosto inconsistente nei primi anni di carriera, motivo per cui ha puntato l’attenzione sul grande schermo. Ed è stato fortunato ad entrare nel cast di Una notte al museo. Recitando al fianco di Ben Stiller, ha interpretato il faraone Ahkmenrah ed è comparso anche nei due sequel. Prima di interpretare Freddie Mercury, ha preso parte ad altri film come Battleship, The Master, The Twilight Saga: Breaking Dawn – Parte 2 e Papillon.
Tuttavia, prima di raggiungere la popolarità e l’Oscar con Bohemian Rhapsody, Rami Malek ha conquistato una larga fetta di pubblico recitando come protagonista in Mr. Robot. Elliot, il suo personaggio, è un hacker brillante, ma che preferisce passare inosservato finché un giorno non si rende conto che gran parte della sua vita si muove dietro le quinte. Acclamata da pubblico e critica, Mr. Robot ha meritato diversi Emmy Awards e Golden Globes, consolidando sempre più la fama di Rami Malek.
Ma il ruolo della vita è arrivato con Bohemian Rhapsody. Per interpretare l’iconica star musicale, l’attore ha raccontato di aver preso lezioni di canto e pianoforte per un anno e mezzo, oltre ad esercitarsi con un coreografo. L’obiettivo era riprodurre i suoi movimenti e il suo accento in modo verosimile. E il risultato ottenuto è piaciuto al punto da guadagnare ben quattro Oscar, tra cui il migliore attore protagonista andato a Rami Malek.
L’attore, di origini egiziane, si è raccontato ai microfoni del Corriere della Sera, spiegando perché ha avvertito il bruciante desiderio di essere il tramite di una storia così importante. “Quando ero bambino, non vedevo molti attori come me in parti da protagonista. Anche per questo volevo portare Freddie sullo schermo. Mi sembrava una buona strada per scardinare lo status quo“. Una chicca dal set? Lucy Boynton, che interpreta la fidanzata di Freddie, è la sua dolce metà anche nella realtà. Classe 1981, ha ben presto accolto una nuova possibilità interpretando il villain in No Time To Die. Anche perché the show must go on.