Nuove denunce in Ucraina per l’uso da parte degli invasori russi di bombe al fosforo e a grappolo: armi vietate dalle convenzioni internazionali. E per la prima volta un comunicato congiunto dei vertici istituzionali finlandesi chiede formalmente l’ingresso nella NATO del paese scandinavo storicamente neutrale.
Ucraina, notte di bombardamenti: le truppe russe hanno colpito per il distretto di Kryvyi Rih nella regione di Dnipropetrovsk, nel sud est del paese. Avrebbero usato anche munizioni vietate al fosforo e a grappolo, secondo quanto riferisce su Telegram il capo dell’amministrazione militare di Kryvyi Rih, Oleksandr Vilkul. Un attacco in mattinata, oggi 12 maggio, è avvenuto anche su Zelenodolsk, sempre nell’oblast di Dnipropetrovsk. I russi hanno adoperato sistemi lanciarazzi multipli MLRS, spiega Vilkul precisando che un civile è rimasto ucciso e un altro è stato ferito.
Bombe a grappolo e al fosforo, cosa sono
Le bombe, o munizioni, a grappolo sono armi estremamente pericolose, ufficialmente vietate dal 2010 da una Convenzione delle Nazioni Unite. In Ucraina sarebbero già state usate più volte. Sganciate da velivoli ma anche da lanciarazzi a terra, esplodono in aria seminando proiettili letali su un ampio raggio. Le munizioni al fosforo sprigionano una nuvola di particelle venendo a contatto con l’ossigeno. Servono a illuminare un settore o a oscurare la visuale del nemico ma se impiegate contro postazioni fisiche hanno effetti spaventosi sulle persone: incendio, asfissia, avvelenamento e morte. E hanno inoltre un forte impatto psicologico.
Ucraina, case e scuole colpite nella notte
Nella notte fra ieri e oggi 12 maggio un aereo russo ha colpito Novgorod-Siversky nella regione di Chernihiv, nel nord est. Lo ha annunciato il capo dell’amministrazione militare regionale di Chernihiv, Vyacheslav Chaus su Telegram, secondo quanto riferisce l’agenzia Ukrinform. “Su Novgorod-Siversky, i russi hanno sferrato diversi attacchi aerei su infrastrutture critiche“, tra cui scuole, ha detto Chaus. Ci sono morti e feriti, ha precisato. Sono stati inoltre danneggiati edifici amministrativi e abitazioni.
“Un traditore ha fatto chiudere Azovstal“
Le truppe russe stanno bloccando le uscite dai passaggi sotterranei dell’impianto Azovstal di Mariupol. Lo afferma il consigliere del sindaco di Mariupol, Petro Andriushchenko, su Telegram, citato da Ukrinform. “L’obiettivo principale dell’esercito russo è bloccare le uscite dai passaggi sotterranei, che sono stati indicati al nemico da un traditore. Tuttavia, i difensori di Mariupol stanno facendo tentativi di contrattacco, rischiando tutto. Non ci sono parole per descrivere l’eroismo dei difensori di Mariupol“, ha scritto Andriushchenko. I russi però puntano anche al completo dominio su Kherson, sempre nel Sud del paese.
Finlandia presto nella NATO
E a fronte dell’aggressività che la Russia ha dimostrato contro l’Ucraina si parla da tempo dell’ingresso di Svezia e Finlandia nella NATO. Da paesi emblema di neutralità fra Est e Ovest, a nuovi prossimi membri dell’Alleanza atlantica anti russa. Un passo ufficiale lo hanno compiuto in queste ore la prima ministra della Finlandia, Sanna Marin, e il presidente, Sauli Niinistö. I due leader di Helsinki hanno diffuso un comunicato congiunto in cui annunciano la loro posizione favorevole all’ingresso del paese nella NATO. Anche la Svezia vuole abbandonare lo stato di neutralità e potrebbe seguire presto l’esempio finlandese.
“La Finlandia deve fare richiesta per entrare nella il prima possibile“, hanno scritto i leader di Helsinki. È probabile che nell’arco di una settimana si compiano le procedure per formalizzare la richiesta di adesione ma è chiaro che il grosso dei negoziati con i vertici NATO è già concluso. Per decenni la Finlandia ha mantenuto una posizione di stretta neutralità tra Occidente e Russia, e si era perfino parlato di “finlandizzazione” come di un possibile modello da adottare in Ucraina. L’invasione della Russia ha cambiato tutte le prospettive. È cresciuta molto, fra la popolazione, la volontà di vedere il proprio paese nella NATO, giudicata una barriera insormontabile di fronte a una possibile futura aggressione di Mosca.