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Gas in Europa, il prezzo schizza in alto. La Ue punta sul Giappone

Le forniture dalla Russia si restringono e a causa della guerra il transito attraverso l'Ucraina è sempre più difficile

I prezzi del gas naturale sono in aumento in tutta Europa. Pesano le preoccupazioni per le forniture dalla Russia in transito in Ucraina. Il contratto di riferimento, scambiato a Amsterdam, ha fatto un balzo del +9% a 102,50 euro.

Da Mosca, intanto, le autorità russe hanno sanzionato un commerciante di GNL, una controllata tedesca di Gazprom che la Germania ha sequestrato. Un portavoce del ministero dell’Economia tedesco ha affermato che sta “valutando questi annunci” in attesa di dettagli. “La sicurezza dell’approvvigionamento è attualmente garantita ed è costantemente controllata“, ha aggiunto.

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I flussi di gas dalla Russiaal momento continuano senza interruzioni“, fa sapere Snam, il principale operatore europeo nel trasporto e nello stoccaggio di gas naturale. L’azienda italiana sottolinea come “l’incertezza e il timore di possibili implicazioni sul fronte degli approvvigionamenti hanno innescato una significativa crescita dei prezzi del gas e del petrolio“.

Gas in Germania, nuovi approvvigionamenti

Per quanto riguarda la Germania, locomotiva economica d’Europa, “monitoriamo Ia situazione, ma il mercato può compensare il gas che non arriva dalla Russia“. Lo ha detto il ministro dell’Economia e del Clima Robert Habeck parlando al Bundestag, dove ha commentato gli effetti del decreto di Mosca che prevede delle contro sanzioni sul gas che colpiscono anche Gazprom Germania. “Il mercato offre altre alternative. Ci siamo preparati a questa situazione“, ha incalzato.

Per fronteggiare il problema degli approvvigionamenti energetici di gas naturale si è svolto a Tokyo un vertice fra Unione europea e Giappone. “L’Ue europea esprime apprezzamento al Giappone per la solidarietà dimostrata all’inizio di quest’anno nel garantire forniture di gas naturale liquefatto sufficienti e convenienti ai mercati dell’Ue” si legge in un comunicato congiunto. “Alla luce delle sanzioni contro la Russia, coopereremo per mantenere stabili i mercati energetici globali e contribuire a garantire la sicurezza dell’approvvigionamento“. “Noi sosteniamo l’Ucraina in collaborazione con il G7 e mettendo in campo ulteriori sanzioni contro la Russia di Putin“, recita ancora il comunicato dell’Unione europea e del Giappone.

Russia e Ucraina

Il transito di gas russo verso l’Europa attraverso l’Ucraina diminuirà oggi 12 maggio di quasi un terzo rispetto a ieri. Lo ha dichiarato, dal canto suo, il gigante russo del gas Gazprom. Dalla stazione di Soudja dovrebbero transitare 50,6 milioni di metri cubi di gas, rispetto ai 72 milioni del giorno precedente, secondo Gazprom, citata dalle agenzie russe. Da due giorni l’Ucraina afferma di non poter far passare il gas attraverso la stazione nei pressi di Sokhranivka, nella regione di Lugansk, a causa della presenza delle forze armate russe, provocando un calo delle forniture mentre Mosca afferma di non poter aumentare i volumi su un altro gasdotto.

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Il rigassificatore di Livorno. Foto @andrea_cioffi

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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