Il conflitto in Ucraina rischia davvero di allargarsi ai paesi NATO come la Finlandia? Lo scenario, da incubo nucleare, al momento non esiste. Ma i venti di guerra spirano adesso anche sul Baltico. E c’è il pericolo che Mosca, da un lato, e l’Occidente, dall’altro, si avvitino in una logica di scontro totale.
Dopo la proclamata volontà della Finlandia di abbandonare lo status di paese neutrale per entrare al più presto nell’Alleanza atlantica, il presidente russo, Putin, avverte il suo omologo finlandese Niinisto che l’ingresso del suo Paese nella NATO è “un errore“. Se Finlandia e Svezia dovessero realmente entrare nell’Alleanza questo “non rimarrà senza una reazione politica” fanno sapere dal Cremlino, che ha già interrotto le forniture di elettricità a Helsinki. Sebbene sia presto “per parlare di dispiegamento delle forze nucleari russe nella regione baltica“. Al vertice NATO di Berlino la Turchia apre all’adesione dei due Stati nordici, ma vuole negoziati. Secondo il ministro degli Esteri russo, Lavrov, l’Occidente ha dichiarato una guerra ibrida totale contro Mosca.
Minacce a Finlandia e Regno Unito
Nell’ambito di questa guerra La Russia potrebbe colpire la Finlandia con un missile ipersonico in soli 10 secondi. L’avvertimento arriva da uno dei più stretti alleati di Vladimir Putin, secondo quanto riportano i tabloid britannici. “Se la Finlandia aderisse alla NATO rafforzeremmo in maniera massiccia la nostra presenza militare sul fianco occidentale – ha detto il vicepresidente della commissione Difesa della Duma, Aleksey Zhuravlyov – e al confine piazzeremmo missili Kinzhal. Possono raggiungere il territorio finlandese in 20 o persino 10 secondi“. Zhuravlyov ha anche rilanciato le minacce a Londra: “Con i missili Sarmat dalla Siberia colpiremmo il Regno Unito in 200 secondi“.
Ucraina, la situazione sul terreno
La tensione tra Russia e Finlandia s’innesta su una fase critica della guerra in Ucraina, dove, la graduale espulsione delle forze russe occupanti della regione di Kharkiv prova che Kiev “non lascerà nessuno nelle mani del nemico“. Lo afferma il presidente Volodymyr Zelensky, citato dall’agenzia Interfax Ucraina. “Ovviamente – aggiunge – ricordiamo ogni città e comunità che sono ancora sotto occupazione: Kherson, Melitopol, Berdiansk, Energodar, Mariupol e le città del Donbass“. Nel suo ultimo video Zelensky parla di colloqui “molto complessi” con la Russia per far uscire gli ultimi difensori dallo stabilimento Azovstal di Mariupol. Secondo lo Stato maggiore delle forze armate ucraine, citato dalla Bbc, i russi stanno ancora ritirando le loro truppe dalla regione di Kharkiv, nel nord dell’Ucraina. Il loro “principale obiettivo è stabilire il pieno controllo dei territori delle province di Donetsk e Lugansk (nell’est) e di Kherson (nel sud)“. Ma anche quello di “assicurare la stabilità del corridoio di terra con la Crimea“.