Il presidente francese Emmanuel Macron ha nominato premier la ministra del Lavoro, Elisabeth Borne, e l’ha incaricata di formare un nuovo Governo. Lo ha annunciato l’Eliseo in una nota. Sarà la prima donna, dopo 30 anni, a guidare l’esecutivo.
L’unica finora ad aver ricoperto questa carica è stata la socialista Édith Cresson, che l’allora presidente, François Mitterrand, nominò Primo Ministro nel 1991. In Francia, dunque, largo alle donne premier, mentre in Italia il tema non è neppure nel dibattito politico quotidiano.
“Grazie a Jean Castex, al suo governo e a tutta la sua squadra.” ha scritto oggi 16 maggio sui social Emmanuel Macron. “Per quasi due anni ha agito con passione e impegno al servizio della Francia. Siamo orgogliosi del lavoro svolto e dei risultati raggiunti insieme“. Parole di ringraziamento e commiato al premier francese uscente. Dopo settimane di attesa e di indiscrezioni, il capo dello Stato ha dunque nominato il suo nuovo Primo Ministro. Anzi, la sua nuova Prima Ministra, perché si tratta appunto di Elisabeth Borne: finalmente una donna a Matignon (sede del Governo) dopo trent’anni.
Borne, perché Macron l’ha scelta
Elisabeth Borne è la ministra del Lavoro uscente, ha 61 anni, e Macron ne apprezza molo l’operato. Le neo-premier fa parte del partito del presidente. Agli occhi dell’Eliseo è una profonda conoscitrice dei dossier più scottanti e delle priorità strategiche che attendono la Francia nel prossimo quinquennio. In particolare la questione climatica. Ma non basta, perché adesso a Matignon siederà una figura proveniente dalla sinistra storica.
La carriera politica di Elisabeth Borne è cominciata alla metà degli anni Ottanta al ministero delle Infrastrutture. Negli anni Novanta è diventata consigliera del ministero dell’Istruzione con Lionel Jospin e, a partire dal 1992, con Jack Lang. Tra il 2008 e il 2013 ha lavorato con Bertrand Delanoë e Anne Hidalgo come direttrice generale dell’Urbanistica al Comune di Parigi. Ha poi lasciato in seguito la capitale per diventare prefetto della regione Poitou-Charentes e della città di Vienne.
L’appoggio di Ségolène Royal
È in questo periodo che Borne ha stretto legami con l’ex presidente della regione, Ségolène Royal, la quale, nominata nel 2014 ministra della Transizione ecologica nel governo di François Hollande, l’ha scelta come sua direttrice di gabinetto. Nel 2017 Borne è diventata ministra dei Trasporti, dopo la vittoria delle presidenziali di Macron. Due anni dopo, la nuova Prima ministra ha preso le redini del ministero della Transizione ecologica. A luglio 2020, con l’arrivo di Jean Castex a Matignon, è rimasta nella squadra di governo, assumendo il ruolo di ministra del Lavoro.