Beeple: ©photo ElaBialkowskaOKNOstudio
Si chiama Let’s Get Digital! e si può definire come una delle prime mostre dedicate alla rivoluzione NFT e alla sperimentazione dell’arte con visioni che abbracciano il presente e il futuro. Un progetto espositivo presentato da Fondazione Palazzo Strozzi e che può essere visto come un’importate novità nel comparto culturale italiano.
Arrivata a Firenze la mostra dedicata alla rivoluzione NFT; dal titolo Let’s Get Digital!, si presenta come un progetto espositivo originale che dà spazio ad una realtà, quanto mai, contemporanea. Organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati, la mostra si presenta come il luogo in cui la sperimentazione artistica, tra presente e futuro, trova il suo spazio.
Negli spazi della Strozzina e del cortile di Palazzo Strozzi in mostra le nuove frontiere tra reale e digitale; presenti opere di artisti internazionali quali Refik Anadol, Anyma, Daniel Arsham, Beeple, Krista Kim e Andrés Reisinger. A cura di Arturo Galansino e Serena Tabacchi.
Come si evince dalla nota che spiega alcuni dettagli sul progetto espositivo Let’s Get Digital!, la mostra presenta un percorso tra installazioni digitali ed esperienze multimediali; ciascuna di esse creata da artisti che esprimono le nuove e poliedriche ricerche della Crypto Art, basata sul successo degli NFT, certificati di autenticità digitali che stanno ridefinendo i concetti di unicità e valore di un’opera d’arte. “Let’s Get Digital! propone uno sguardo su un movimento in piena evoluzione e trasformazione, che per molti costituisce solo il punto di partenza per una sempre più accelerata commistione tra estetica e nuove tecnologie, una rivoluzione per tutto il mondo dell’arte, digitale e non solo“. E non si tratta solo di opere d’arte in senso stretto; anche la moda, la musica, lo sport e il mondo del gaming hanno iniziato a creare nuovi NFT. Un modo continuo, dunque, di creare sempre nuove interazioni tra reale e digitale.
Dall’acronimo di Non-Fungible Token (gettone non fungibile/riproducibile), un NFT si presenta come un video, un’immagine o qualsiasi altro contenuto digitale che riceve la certificazione attraverso la blockchain; nello specifico, quest’ultima che letteralmente si potrebbe tradurre come “catena di blocchi” permette ad ogni file di essere crittografato e quindi non modificabile. Questo significa, che seppur può essere visto da tutti, a possedere quel dato file sarà solo un individuo (o per meglio dire: wallet, un indirizzo identificativo ma anonimo). Un mondo digitale in cui gli NFT popolano quelli che sono definitivi metaversi; ovvero dei mondi paralleli virtuali in cui: “I confini si estendono fino al mondo tangibile e convenzionale ma con nuovi paradigmi di interazione sociale“. Un nuovo modo di creare e fruire dell’arte in maniera indipendente da quello tradizionale.
La mostra dedicata a questo nuovo paradigma dell’arte, è promossa e organizzata da Fondazione Palazzo Strozzi e Fondazione Hillary Merkus Recordati; sono proprio i locali della storica struttura di Firenze ad ospitare Let’s Get Digital!. Il percorso espositivo inizia con l’installazione site specific per il cortile di Palazzo Strozzi di Refik Anadol; un’inedita relazione tra architettura digitale e fisica attraverso un’esperienza ipnotica e multisensoriale. Un’opera dinamica in cui gli algoritmi dell’intelligenza artificiale creano visioni illusionistiche che sfidano la nostra nozione di realtà; a questa installazione si lega il percorso nelle sale della Strozzina. In questo secondo step, ogni singolo ambiente propone opere e installazioni immersive create dagli artisti coinvolti. Protagonisti sono Beeple, del quale è esposta un’ampia selezione delle iconiche opere in cui unisce politica, cultura pop e irriverenti riferimenti all’attualità; inseriti in scenari distopici o post apocalittici.
Nel percorso, come suggerisce la nota, anche le opere di Daniel Arsham; artista che, con la sua ricerca, rinnova una riflessione sull’idea di scultura attraverso la creazione di loop temporali in cui materialità e immaterialità si uniscono in una continua e perpetua trasformazione e distruzione. Krista Kim, invece, con il suo distintivo stile minimalista invita a entrare in un mondo di geometrie e riflessi impossibili; uno spazio immersivo di immagini distopiche e rassicuranti allo stesso tempo. A questi si affiancano Andrés Reisinger con l’opera Arcadia, realizzata in collaborazione con la poetessa Arch Hades e il compositore RAC; opera in cui poesia, suono e immagini si fondono in un’esperienza meditativa che invita a riflettere sulle routine quotidiane e sull’uso dei social media. Ed infine, il collettivo Anyma (Matteo Millari e Alessio De Vecchi) propone un landscape fisico e visivo site specific per uno degli ambienti della Strozzina.
La mostra, che prende avvio il 18 maggio, sarà a Palazzo Strozzi fino al 31 luglio 2022; inoltre, sarà pubblicato uno speciale volume edito da Marsilio Arte che sarà presentato al pubblico il prossimo 28 giugno 2022 nell’ambito di un incontro che vedrà la partecipazione di artisti e esperti di arte digitale e del mondo NFT. Arturo Galansino, Direttore Generale della Fondazione Palazzo Strozzi, afferma: “Confermando la sua ambizione di unire avanguardia e tradizione, ricerca e divulgazione, Palazzo Strozzi propone un progetto unico nel panorama culturale italiano. Let’s Get Digital – prosegue – si pone come un ulteriore tassello di sperimentazione e visione sull’arte del presente e del futuro, aprendo sempre di più a nuove possibilità di produzione artistica e di rapporto con il pubblico“.
Nata all’interno del progetto Palazzo Strozzi Future Art, come spiega Serena Tabacchi: “Let’s Get Digital nasce con l’obiettivo di avvicinare il grande pubblico all’evoluzione più recente dell’arte digitale, ormai riconosciuta a livello globale dal sistema contemporaneo“. Gli NTF, come prosegue la Direttrice MoCDA, hanno: “Reso celebri artisti che fino a pochi mesi fa venivano apprezzati esclusivamente attraverso comunità social. Accomunati dalla voglia di esprimersi con i mezzi a loro più congeniali, attraverso le più moderne tecnologie digitali“. Come conclude Andy Bianchedi, Presidente della Fondazione Hillary Merkus Recordati: “Sono particolarmente orgoglioso di far parte di questo ambizioso progetto della Fondazione Strozzi in grado di coniugare l’arte con l’universo digitale e la sua inarrestabile evoluzione che entra, sempre più prepotentemente, nella nostra quotidianità“.
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