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L’Aquila sotto shock per la morte del piccolo Tommaso

Bimbo travolto all'asilo da un'auto che era stata parcheggiata. Il padre: "Fatalità, non coviamo vendetta"

Una mamma è sotto inchiesta per omicidio stradale all’Aquila, in Abruzzo. A causa di quello che appare un tragico incidente, il 18 maggio, un bambino nel giardino di una scuola dell’infanzia. Altri 5 piccoli sono rimasti feriti. Tutti travolti dall’auto della signora.

La donna aveva parcheggiato la sua Passat per riprendere gli altri due figli gemelli alla scuola dell’infanzia di Pile, frazione del Comune dell’Aquila. A bordo era rimasto il bambino più grande, di 12 anni. Improvvisamente la vettura ha travolto la recinzione della struttura uccidendo un bimbo di 4 anni e ferendone cinque. Questi ultimi non sarebbero in gravi condizioni. La Procura della Repubblica dell’Aquila ha affidato la perizia tecnica sulla Passat: occorre infatti stabilire la dinamica del tragico incidente.

Il pm Stefano Gallo, titolare della inchiesta, e gli agenti della Squadra Mobile dell’Aquila guidati dal dirigente Danilo Di Laura, si occuperanno dei fatti. L’esame servirà a capire il motivo per il quale la macchina si è sfrenata. È stato un errore della mamma che non ha bloccato correttamente l’auto? È stato il 12enne rimasto solo? Si è verificato un guasto tecnico?

Il padre del bimbo: “Non coviamo vendetta

È stata una fatalità, una disgrazia. La madre dei gemellini non c’entra nulla” sono le parole di Patrizio D’Agostino, il padre del piccolo Tommaso ucciso. Le riporta il sito di TgCom24. “Non coviamo un senso di vendetta nei confronti di quella donna. Sarà disperata quanto noi, anche la sua vita in fondo è stata rovinata. Si vede che il Signore aveva bisogno di un angelo e ha scelto Tommaso“.

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L’intervento dei vigili del fuoco dopo l’incidente, il 18 maggio. Foto Twitter @vigilidelfuoco

L’Aquila, una comunità sconvolta

I magistrati dell’Aquila dovrebbero inoltre affidare l’incarico dell’autopsia sul corpo del piccolo Tommaso. Soltanto dopo sarà possibile stabilire i funerali in una comunità addolorata e incredula. La donna alla guida della Passat è sconvolta. “Le mie figlie hanno visto le drammatiche scene e sono sotto shock” ha detto all’Ansa. “Siamo distrutti e addolorati, chiediamo e chiederemo ancora scusa alla famiglia del povero Tommaso e dei bambini feriti“.

Il racconto della donna

Ho parcheggiato la macchina in pianura, ho inserito la marcia, non mi ricordo di aver inserito il freno a mano“, ha poi proseguito la donna. Il sostituto procuratore Gallo ascolterà la signora nei prossimi giorni. La Procura l’ha iscritta sul registro degli indagati con l’ipotesi di reato di omicidio stradale. Ma non è escluso che altre persone possano finire formalmente sotto inchiesta. Il pm e la polizia stanno facendo accertamenti sulla questione della sicurezza all’esterno dell’asilo e negli spazi circostanti. L’obiettivo è chiarire se le macchine potessero parcheggiare e se sia a norma la recinzione del giardino.

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Fiori per il bimbo travolto dall’auto. Foto Twitter @ENardecchia

Domenico Coviello

Attualità, Politica ed Esteri

Professionista dal 2002 è Laureato in Scienze Politiche alla “Cesare Alfieri” di Firenze. Come giornalista è “nato” a fine anni ’90 nella redazione web de La Nazione, Il Giorno e Il Resto del Carlino, guidata da Marco Pratellesi. A Milano ha lavorato due anni all’incubatore del Grupp Cir - De Benedetti all’epoca della new economy. Poi per dieci anni di nuovo a Firenze a City, la free press cartacea del Gruppo Rizzoli. Un passaggio alla Gazzetta dello Sport a Roma, e al desk del Corriere Fiorentino, il dorso toscano del Corriere della Sera, poi di nuovo sul sito di web news FirenzePost. Ha collaborato a Vanity Fair. Infine la scelta di rimettersi a studiare e aggiornarsi grazie al Master in Digital Journalism del Clas, il Centro Alti Studi della Pontificia Università Lateranense di Roma. Ha scritto La Storia di Asti e la Storia di Pisa per Typimedia Editore.

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