Napolitano operato, come sta il Presidente emerito
L'ex capo dello Stato (2006-2015) è vigile, ma in terapia intensiva all'Istituto Spallanzani di Roma
Sono stazionare le condizioni di salute del presidente emerito della Repubblica, Giorgio Napolitano. L’ex capo dello Stato, 96 anni, ha subito un delicato intervento all’addome nei giorni scorsi.
“Ha tempra e coraggio da vendere“, ha spiegato Giuseppe Maria Ettorre, specialista in Chirurgia oncologica e in trapianti di fegato al San Camillo-Spallanzani di Roma. Ettorre ha seguito l’intervento chirurgico su Giorgio Napolitano assieme alla sua squadra. L’operazione è durata due ore ed era tesa alla risoluzione di problemi di natura intestinale. Il bollettino medico indica che l’ex Presidente è adesso vigile ma resta ricoverato in terapia intensiva. “Scioglieremo la prognosi quando il paziente sarà fuori da ogni rischio legato sia all’intervento che all’anestesia“, ha specificato Ettorre.
Da tempo si accavallano le voci sul precario stato di salute dell’ex presidente della Repubblica e senatore a vita. Ad appesantire la situazione c’è, inevitabilmente, l’età di Napolitano che compirà 97 anni il prossimo 29 giugno. Nel marzo del 2021 i sanitari lo avevano trasferito temporaneamente all’ospedale Santo Spirito di Roma per accertamenti su diversi malesseri. I medici avevano poi dimesso l’ex capo dello Stato che era potuto rientrare nella casa dove abita, nel rione Monti a Roma. Nel precedente mese di febbraio, proprio per problematiche legate alla salute, Giorgio Napolitano non aveva potuto partecipare al voto che in Senato aveva dato il via libera al governo Draghi. Qualche anno prima, nel 2018, aveva subito un importante intervento chirurgico alle coronarie.
Napolitano, il record della rielezione
Una vita lunga e intensa percorsa da Napoli, dove è nato il 29 giugno 1925, a Roma sempre in compagnia della moglie Clio, conosciuta negli anni ’50. È lui a detenere il record di primo Presidente nella storia repubblicana a essere stato eletto due volte al Quirinale: nel 2006 e di nuovo nel 2013 (fino al 2015). La rielezione è avvenuta, come è noto, lo scorso febbraio anche per Sergio Mattarella, suo successore. Ma quello di Napolitano fu un bis storico per un esponente politico che viene dal Partito Comunista Italiano. E che col tempo ha saputo convincere tutti con il suo pragmatismo, l’ammirazione per gli Stati Uniti (dove era considerato un saldo punto di riferimento atlantico) e la sua eleganza british.
Uno stile rimasto emblematico
Ben 96 anni, quasi 97, per un presidente in realtà poco ‘napoletano’ nel senso popolare del termine. È infatti un uomo riservato, né gioviale, né estroverso. Giorgio “il migliorista” quasi volava nei corridoi del Quirinale dove di rado appariva. E quando appariva molti lo temevano, per la scrupolosità a tratti sconfinante in una pignoleria incapace di delegare. Un presidente mai sopra le righe, attentissimo sul lavoro, garbato nei modi ma inflessibile nelle sue decisioni. Un uomo tutto d’un pezzo del Novecento, merce sempre più rara in questo nuovo millennio.