La selezione emersa dalla votazione della Giuria dei Letterati presieduta da Walter Veltroni, si è tenuta oggi all’Università di Padova. Il Premio Campiello, promosso da Confindustria Veneto, verrà assegnato il 3 settembre.
Nato nel 1963 il Premio Campiello è una delle cerimonie letterarie più importanti per l’editoria italiana. Il primo nome illustre a vincere l’ambita riconoscenza è stato Primo Levi con La tregua. Il premio viene consegnato per le opere in commercio nell’anno di riferimento. In questa occasione, la Giuria dei Letterati (composta da dieci lettori qualificati e presieduta da una personalità della cultura italiana) identifica fra i libri editi nell’anno precedente una rosa di 5 libri da sottoporre alla Giuria dei Lettori.
La selezione emersa dalla votazione della Giuria dei Letterati presieduta da Walter Veltroni, si è tenuta oggi all’Università di Padova.
Per la 60° edizione saranno Antonio Pascale, con La foglia di fico. Storie di alberi, donne, uomini… (Einaudi), è stato nominato al primo turno con 7 voti. Al terzo turno, con 8 voti, è stato nominato Fabio Bacà, con Nova (Adelphi). Con 7 voti, al quinto turno, Daniela Ranieri con Stradario aggiornato di tutti i miei baci (Ponte alle Grazie). Al settimo turno, con 7 voti, Bernardo Zannoni con I miei stupidi intenti (Sellerio). Al ballottaggio con 7 voti Elena Stancanelli con Il tuffatore (La Nave di Teseo).
Durante la cerimonia per la comunicazione dei finalisti Walter Veltroni ha rilasciato il premio a Francesca Valente. La scrittrice porta a casa il Premio Campiello Opera Prima per il suo romanzo “Altro nulla da segnalare”. Durante la cerimonia il presidente della Giuria ha tenuto ad affermare:
“Francesca Valente reinventa letterariamente – a partire da un’esperienza reale degli anni Ottanta – il mondo dei pazienti psichiatrici portando nella vita quotidiana di un reparto ospedaliero uno sguardo straniante e sdoppiato: quello della voce narrante e quello dei rapporti stesi dagl’infermieri, presentati come veri referti documentari. Il risultato è un congegno dalla struttura e dal ritmo inusuali. Sono due punti d’osservazione dei quali l’autrice sa gestire in modo sapiente gli scarti, le convergenze, le perplessità e la dolente e paradossale normalità, aprendo interrogativi profondi sul confine tra salute e infermità, tra disagio e appagamento, tra vicinanza dei curanti e indifferenza del mondo“.
Francesca Valente, dunque, con il suo libro aveva già raggiunto un altro ambitissimo riconoscimento nel campo dell’editoria: il Premio Italo Calvino per gli scrittori esordienti. La cerimonia del Premio Campiello si terrà il 3 settembre e sarà trasmessa su Rai 5 e Rai Italia.
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